Eventi su aree pubbliche più cari Da gennaio costo su del 2,1%

La Provincia aumenta il costo delle concessioni demaniali, ovvero dell'utilizzo, per i motivi più vari, del terreno demaniale in capo all'ente pubblico. Lo fa sulla base dei dati relativi all'aumento dell'inflazione misurata nell'ultimo anno e che ha visto un incremento dell'indice dei prezzi pari al 2,1%. Dal prossimo anno, a partire dal primo gennaio, come spiega una delibera approvata venerdì dalla giunta, ci sarà un incremento identico all'aumento dell'inflazione per tutti coloro che dovranno ottenere una concessione. Ad esempio per un evento come l'Oktober Fest del Trentino costerebbe di più occupare l'area pubblica di San Vincenzo. 

La legge provinciale numero 2 del 1991 prevede che la giunta provinciale entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria, possa adeguare la misura dei canoni, proventi, diritti ed indennizzi, comunque dovuti per l'utilizzazione dei beni immobili del demanio o del patrimonio della Provincia, nei limiti della variazione percentuale dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati. 

L'adeguamento si applica anche ai canoni di concessione di beni demaniali e patrimoniali provinciali non disciplinati da apposite disposizioni legislative, nonché a quelli dovuti a titolo ricognitorio.
L'ultimo aggiornamento della misura dei canoni è stato effettuato il 28 dicembre 2017, e ha stabilito l'adeguamento con effetto dal 1° gennaio 2018, sulla base della variazione percentuale dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati registrata fra il mese di luglio 2013 ed il mese di novembre 2017. 

L'Istituto di Statistica della Provincia di Trento ha reso noto che la variazione percentuale dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati registrata tra il mese di novembre 2017 (indice preso a riferimento per l'ultimo aggiornamento) ed il mese di agosto 2018 (ultimo dato disponibile alla data attuale) è pari al 2,1%. Per questo la giunta ha deciso di adeguare all'inflazione i «canoni, proventi, diritti, indennizzi comunque dovuti per l'utilizzazione dei beni immobili del demanio o del patrimonio della Provincia, compresi quelli non disciplinati da apposite disposizioni legislative e dovuti a titolo ricognitorio».

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