Inail: 2.000 irregolari, 157 in nero In 4 anni sanzionate 650 aziende

di Francesco Terreri

Negli ultimi quattro anni, dal 2014 al 2017, l’Istituto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, Inail, ha ispezionato 753 aziende trentine, trovando irregolarità in 652 casi pari a oltre l’86%.

Complessivamente sono stati individuati e regolarizzati più di 2.000 lavoratori per i quali i versamenti assicurativi non erano regolari, tra i quali 157 completamente in nero, cioè senza assicurazione anti infortuni. I premi accertati da versare all’Inail o ad altri enti ammontano a 3,4 milioni di euro.
I risultati dell’attività ispettiva aiutano anche a spiegare l’andamento degli infortuni sul lavoro. Negli anni di crisi 2014 e 2015 in Trentino gli incidenti sono diminuiti. Ma negli stessi anni si moltiplicano le aziende che evadono, per scelta o per necessità, i contributi assicurativi.

Negli ultimi due anni, invece, gli infortuni hanno ripreso a crescere (vedi sotto) e una parte dei lavoratori si ritrova senza copertura.

A livello nazionale, nel periodo 2014-2017 l’attività ispettiva dell’Inail ha consentito di regolarizzare oltre 200 mila lavoratori, dei quali 23 mila in nero, recuperando premi evasi per 533 milioni. La percentuale di aziende irregolari scoperte rispetto al totale di quelle ispezionate è sempre superiore all’87% e nell’ultimo anno arriva all’89%. Il risultato, affermano all’Istituto, conferma la validità del sistema di business intelligence, che consente, attraverso puntuali criteri di analisi e selezione, di indirizzare i controlli ispettivi verso quelle aziende che presentano elevati indicatori di rischio sull’evasione o elusione contributiva e sull’utilizzo di lavoro irregolare.

Nel 2014, in particolare, l’Inail ha controllato in Trentino 209 aziende. Tra esse, sono state trovate irregolarità in 181, pari all’86,6% del totale. I lavoratori regolarizzati sono stati 398, di cui 48 completamente in nero. I premi assicurativi accertati che erano stati evasi ammontano a 1 milione 90 mila euro. Nello stesso anno in provincia di Bolzano le aziende ispezionate sono state 168, di cui 150 trovate irregolari (89,3%). I lavoratori trovati in posizione irregolare erano 607 di cui ben 151 in nero. La cifra recuperata è stata pari a 913 mila euro.
L’anno dopo, nel 2015, le aziende irregolari sono praticamente stabili ma i lavoratori regolarizzati e i premi non versati aumentano. Su 191 imprese trentine ispezionate dall’Inail, vengono trovate irregolarità in 156, pari all’81,7%. Gli addetti che non hanno piena copertura assicurativa sugli infortuni sono però 548, di cui 46 trovati in nero. Le somme non versate da recuperare ammontano a 1 milione 147 mila euro. A Bolzano nello stesso anno si abbassa al 74% la percentuale di aziende irregolari sul totale di quelle controllate, 151 su 204, con 312 lavoratori regolarizzati, di cui 27 in nero, e quasi 500 mila euro di premi accertati.
L’anno successivo, il 2016, le aziende ispezionate in Trentino salgono a 218 e di esse 192, l’88%, è irregolare per quanto riguarda i contributi Inail. I lavoratori regolarizzati sono 561, di cui 31 in nero. I premi da recuperare ammontano a 608 mila euro. A Bolzano vengono controllate 272 imprese. Di esse 217, pari al 79,8%, risultano irregolari, con 396 addetti da regolarizzare, 53 dei quali in nero, per 310 mila euro di premi accertati.

L’anno scorso, infine, i controlli ispettivi a Trento sono stati 135. La percentuale di aziende irregolari sale al 91% perché lavoratori non completamente coperti dall’assicurazione fanno capo a 123 delle imprese verificate. Tra essi, sono stati trovati 32 addetti in nero. I premi accertati ammontano a 575 mila euro. Analoga la cifra per Bolzano (554 mila euro), dove sono state controllate 187 aziende e 153 di esse sono risultate irregolari, con 24 lavoratori in nero.

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