Doppio attacco con le molotov a Pergine

di Marica Viganò

Due bombe molotov sono state lanciate a Pergine Valsugana a poche ore di distanza e contro due obiettivi diversi, sabato. Il primo allarme verso mezzogiorno, all’ingresso del parco «Tre Castagni»: presa di mira con l’ordigno incendiario la biglietteria della festa delle Pro Loco. Il secondo episodio in viale Venezia, nel cortile di un condominio che ospita al piano terra il negozio Nkd: la molotov colma di liquido infiammabile è stata lanciata al centro del piazzale, per fortuna senza fare danni.

Chi ha tirato i due ordigni ha agito in pieno giorno, in una mattinata affollata a Pergine, con le bancarelle del mercato settimanale a ravvivare il centro e con la festa delle Pro Loco che nel solo fine settimana e nonostante il maltempo ha fatto registrare oltre settemila presenze. Episodi inquietanti che hanno subito fatto salire l’allerta. Sono intervenute le forze dell’ordine per gli accertamenti. Ieri sera è stato fermato un uomo. Gli investigatori tendono ad escludere collegamenti con l’attentato avvenuto nella notte tra sabato e domenica alla caserma del genio guastatori di Roveré della Luna (otto mezzi in fiamme), un atto chiaramente antimilitarista. Da valutare invece possibili «somiglianze» tra le molotov utilizzate a Pergine con le tre bottiglie colme di liquido infiammabile ritrovate giovedì scorso, nel pomeriggio, a pochi passi da piazza Duomo a Trento: anche in quel caso la persona che aveva piazzato gli ordigni incendiari - rimasti inesplosi - aveva agito proprio nel giorno del mercato settimanale.  

Difficile capire il nesso tra i due episodi accaduti sabato a Pergine. Da una parte l’attacco contro la biglietteria delle Pro Loco, con la molotov lanciata contro la casetta di legno all’ingresso del parco. Uno dei volontari al lavoro per l’allestimento della festa ha visto il fumo e subito dato l’allarme. Le fiamme sono state spente, con danni limitati all’interno del piccolo prefabbricato. «Non credo che si sia trattato di un atto contro di noi, ma quanto accaduto fa riflettere: è stato un gesto vile e idiota - evidenzia il presidente della Federazione trentina Pro Loco Enrico Faes - Il nostro mondo non ha niente contro nessuno. Siamo portatori di allegria, di pace. Chiunque abbia fatto questo ha sbagliato luogo e sbagliato contesto, ma non ci ha rovinato la festa. Nell’organizzazione non abbiamo omesso alcun dettaglio, soprattutto nell’ambito della sicurezza, predisponendo tutte le misure necessarie, a partire dal servizio di vigilanza. Ed è stato un evento gioioso, con un esito davvero positivo, un’edizione straordinaria che, se non fosse stata guastata dal maltempo di domenica pomeriggio, avrebbe fatto registrare il record di presenze».



Rientrato l’allarme, la casetta è stata «trasformata» in biglietteria e tutto è rientrato nella normalità.
La seconda molotov è scoppiata nel cortile di un condominio di viale Venezia, dove vengono lasciate le vetture non solo dei residenti, ma anche dei clienti del negozio Nkd e dei professionisti che hanno lì la propria sede (l’edificio ospita anche l’ufficio di un commercialista e lo studio di un fisioterapista). Nessun danno alle vetture, ma alla polizia locale è parso evidente un legame con l’episodio accaduto nei giorni precedenti: un’auto di grossa cilindrata - di proprietà di una persona che aveva parcheggiato la vettura solo per pochi minuti nel piazzale - era stata colpita sul parabrezza con grossi sassi, presi probabilmente dalla vicina massicciata della ferrovia. E sempre nei giorni precedenti, a Pergine, era stata presa di mira una concessionaria d’auto di lusso.

Una sorta di «avvertimento» con sassi di grosse dimensioni appoggiati sul cofano delle vetture in esposizione, ma senza far danni.
Sempre la scorsa settimana, a Pergine, sono stati sigillati con colla a presa rapida cinque sportelli bancomat e pure il videocitofono della casa del sindaco Roberto Oss Emer. Insomma, una serie di attacchi con un crescendo dell’indice di pericolosità: gli investigatori sono al lavoro per capire se la «regìa» di queste azioni sia unica e se le molotov lanciate a Pergine siano state create dalla stessa mano che ha abbandonato uno zaino con tre bottiglie incendiarie in centro a Trento.

comments powered by Disqus