Cgil, ufficio vertenze ha reso ai lavoratori 17 mln di euro

Supera i 3,8 milioni di euro la somma recuperata dall’Ufficio vertenze e legale della Cgil del Trentino nel corso del 2017.

In cinque anni, il totale restituito ai lavoratori è stato pari a 17 milioni di euro.

 

«Cifre importanti che dimostrano come la crisi abbia inciso in negativo sulle condizioni dei lavoratori e sul rispetto dei loro diritti», spiega una nota del sindacato.

Il 2017, però, consegna anche un primo significativo segnale di inversione di tendenza: dopo anni cala il numero delle pratiche aperte per procedure concorsuali.

Le vertenze per fallimenti, infatti, sono passate da 454 pratiche del 2016 a 325 del 2017. I lavoratori coinvolti in procedure concorsuali attualmente sono, però, 1.850.

 

Lo scorso anno l’Ufficio vertenze ha preso in carico 2.553 pratiche e ne ha portate a conclusione 2.578.

Nella maggioranza dei casi le motivazioni che spingono i lavoratori ad avviare una vertenza sono la necessità di recuperare crediti nei confronti del proprio titolare (278 pratiche) o per procedure concorsuali, in primis i fallimenti (325 pratiche).

Al netto dell’attività di consulenza, che comprende in massima parte le dimissioni online e che, per il 2017, ha riguardato la presa in carico di 1.892 pratiche.

 

Le vertenze aperte per violazioni contrattuali sono state 58 e oltre la metà dei casi riguarda i licenziamenti.

I contenziosi riguardano per il 70% dei casi lavoratori a tempo indeterminato: lo scorso anno però il numero di lavoratori con un contratto a tempo determinato che si sono rivolti all’ufficio di Via Muredei è cresciuto dal 17 al 27%.

Si tratta per lo più di giovani, un target che ha accresciuto il suo peso negli ultimi anni.

La fascia per età maggiormente rappresentata è quella tra i 20 e i 30 anni.

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