Andalo e Cavalese capitali dell'azzardo Al top per spesa in slot e lotterie. In Trentino spesi 129 milioni nel 2016

di Angelo Conte

In Trentino nel corso del 2016 sono stati 129 i milioni spesi per il gioco d'azzardo legale, che riguarda in particolare slot e videolotterie, ma anche lotto, lotterie e scommesse sportive (esclusi i giochi on line). E nel primo semestre dell'anno scorso si sono raggiunti altri 62 milioni di euro, per un totale di oltre 191 milioni di euro. Ma è interessante notare come dalle giocate in provincia, a trarre vantaggio è anche il fisco: nel 2016 su 129 milioni di euro giocati sono stati 68,3 i milioni incassati dall'erario. Nel primo semestre dell'anno scorso, su 62 milioni di euro, circa 30 sono stati quelli incassati dal fisco. Se si guarda poi alle giocate pro capite, i dati sulla spesa nei giochi d'azzardo legali mettono in evidenza come in Trentino nel corso del 2016 la spesa pro capite sia stata pari a 241,44 euro, contro i 115 euro pro capite (ma solo sui sei mesi iniziali) e che in proiezione potrebbe arrivare su 230 euro pro capite.  

Sul fronte della classifica per Comuni o ex Comuni (poi fusisi), al primo posto svetta Andalo con poco più di 625 euro, seguito da Cavalese con 605 euro pro capite e Campitello di Fassa con 583 euro. In fondo alla classifica, dove sono state di più le vincite rispetto alle giocate (di qui il dato negativo pro capite e assoluto) troviamo Lardaro (ora Sella Giudicarie) con 3.146 euro di vincite in più rispetto alle giocate (14,63 euro pro capite di vincite nette), Nanno (ora Ville d'Anaunia) con 2.048 euro vinti in più di quanto scommesso (3,38 euro pro capite) e Carano con 743 euro netti vinti e 0,68 euro pro capite.  

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A dare i dati è stata, ieri, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha pubblicato le informazioni relative alla spesa delle famiglie nel gioco legale con riferimento al 2016 e al primo semestre 2017. I dati disaggregati per Comune e per tipologia di gioco riguardano tutti i giochi ad esclusione di quelli on line, per i quali non possono darsi ripartizioni territoriali. Oltre ai dati di spesa, le statistiche riportano il gettito erariale.
Si ricorda che la spesa complessiva per il gioco fisico e telematico è stata nel 2016 di circa 19,4 miliardi di euro (cioè il 20% della Raccolta, che è stata pari a 96,1 miliardi). La popolazione adulta ha speso in media circa 400 euro/anno per persona. Nel primo semestre 2017 la spesa complessiva per il gioco è risultata di circa 9,3 miliardi di euro.
Il totale dei 19,4 miliardi spesi nel gioco legale nel 2016 è affluito per 10,4 miliardi di euro all'Erario e per poco meno di 9 miliardi alla filiera (costituita da circa 100 mila soggetti tra concessionari, gestori, produttori di sistemi di gioco, esercenti tabaccherie). 
La spesa complessiva per il primo semestre 2017 risulta così ripartita: 5 miliardi di euro all'Erario e circa 4,3 miliardi alla filiera. L'incidenza dell'Erario sulla spesa è quindi superiore al 54% a livello nazionale.

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