Più multe con il sacchetto blu Gestione dei rifiuti «controllata»

Dolomiti Ambiente e dal Comune spiegano che nell’applicazione dei richiami e quindi delle sanzioni si userà il buon senso

di Angelo Conte

Attenzione agli errori nella raccolta differenziata per il multimateriale: se si sbaglia, la polizia municipale potrà sanzionare il singolo cittadino che, da gennaio, sarà individuabile grazie al codice personale applicato sui sacchi blu. E il rischio di sbagliare è elevato, anche se, come spiegano da Dolomiti Ambiente e dal Comune, nell’applicazione dei richiami e quindi delle sanzioni si userà il buon senso. E, soprattutto, si preferirà utilizzare i richiami per «educare a una corretta differenziazione, piuttosto che per sanzionare il cittadino» siega Luisella Codolo, dirigente del Servizio ambiente.

A Rovereto, dove il sistema di personalizzazione dei sacchi è in vigore da un anno circa, spiegano da Dolomiti Ambiente, in media arrivano 15 comunicazioni al mese ai cittadini. In questo caso si tratta di lettere di cortesia, in cui si spiega che nel sacco del multimateriale conferito alla raccolta rifiuti c’erano degli elementi che non erano in linea con le regole che il Comune si è dato.

I risultati, spiegano ancora da Dolomiti Ambiente, in questi mesi sono stati molto positivi: il livello degli errori nel conferimento è sceso di parecchi punti percentuali e questo porta a una quota di recupero di materiale riciclato molto più elevata, con un maggior ricavo anche per la società che gestisce il ciclo dei rifiuti.

La personalizzazione del sacchetto blu, tra l’altro, renderà più facile anche per la polizia locale multare con certezza il singolo cittadino che ha fatto errori e non invece il condominio come accadeva in passato.

Secondo il regolamento sul conferimento dei rifiuti urbani, la sanzione per la gestione non conforme del sacco blu e quindi l’inserimento di rifiuti che sono destinati ad altri tipi di raccolta, dalla carta al residuo, è pari ad almeno 54 euro. E se la polizia locale verifica sul posto il fatto che nel sacchetto blu ci sono materiali non conformi al regolamento, può multare immediatamente il suo proprietario.

E la possibilità di sbagliarsi c’è ed è molto semplice, come spieghiamo nell’articolo qui sopra, anche perché non tutti leggono con attenzione o sanno perfettamente quali sono le regole cui attenersi nel caso, ad esempio, si debba gettare un bicchiere di vetro (che non va nel vetro ma nel residuo) o un contenitore in tetrapak (che nel resto d’Italia viene smaltito nella carta e qui tra gli imballaggi).

L’aumento delle multe sui rifiuti, che oggi è a quota 200 l’anno in media, con il nuovo sistema potrebbe diventare un caso quasi certo. «Se troviamo una cosa tracciata cercheremo di interloquire e vediamo se c’è una responsabilità di chi aveva portato il sacchetto blu altrove o aveva inserito materiali non conformi - sottolinea Lino Giacomoni, comandante della polizia locale di Trento - Oramai è abbastanza consolidata la normativa che prevede che venga sanzionato chi inserisce nel sacchetto blu rifiuti non conformi o abbandona il sacchetto in zone e giorni diversi da quelli previsti.

Noi oggi facciamo la foto da chiuso e poi lo apriamo per verificare con l’addetto della Dolomiti Energia il contenuto. Di sicuro con il nuovo sistema introdotto dal prossimo anno avremo più casi di cui occuparci, perché il codice personale ci consentirà di risalire con maggiore certezza a chi ha compiuto l’infrazione».

In ogni caso, l’obiettivo della norma non sarà quella di fare cassa, anche perché l’incasso per le 200 multe può arrivare a un massimo di 162 euro ciascuna, quindi a poco più di 30.000 euro. Certo è che una multa di 54 euro rappresenta comunque un aggravio importante rispetto alla tassa rifiuti che a Trento, in media, vale 193 euro all’anno.

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