Valdastico, il ministro Delrio rilancia Studi sul «corridoio» in Trentino

Nuova puntata nell'eterna querelle sulla Valdastico nord.

Nel corso dell'assemblea nazionale dell'Anci a Vicenza il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio (nella foto con il governatore del Trentino Ugo Rossi) ha rilanciato l'ipotesi del completamento dell'opera: «La Valdastico nord è un dossier che abbiamo risolto definitivamente. Si era bloccato due anni e mezzo fa, adesso stanno progettando la parte esecutiva del tratto veneto e stanno studiando la fattibilità del corridoio con la Provincia autonoma di Trento per quel che riguarda la parte trentina».

Parole piuttosto precise, che seppur non suonano come una sentenza definitiva riguardo alla conclusione dell'opera fino al collegamento con l'Autobrennero, presuppongono un fitto lavoro da parte del ministero per arrivare a quell'obiettivo.

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Parole di fronte alle quali è toccato all'assessore provinciale alle infrastrutture Mauro Gilmozzi frenare bruscamente: «Per parlare di Valdastico sul territorio trentino, serve prima arrivare ad un'intesa e siamo ancora ben lontani da questo scenario. Mi sorprende che il ministro si lasci andare a dichiarazioni del genere ben sapendo che sul punto tutto è ancora ben lontano dall'essere vicino ad un punto di incontro.

Questo semplicemente perché non basta che si sottoponga al Trentino una soluzione ingegneristica. È necessario che si arrivi qui con un piano dettagliato che mostri i vantaggi dell'opera in questione per la Valsugana e la città di Trento».

In assenza di questo - ha replicato Gilmozzi - di Valdastico si continuerà a non discutere. «Solo di fronte a soluzioni convincenti si potrebbe iniziare a parlare di una intesa, che dovrebbe poi essere sottoposta al Consiglio provinciale che sarebbe chiamato a ratificarla. Quindi mi pare evidente che di strada da fare ce n'è ancora parecchia e gli scenari che sono stati prospettati a Vicenza sono ancora qualcosa di distante dalla situazione attuale».

Continua dunque il braccio di ferro tra la Provincia di Trento da un lato ed il Veneto e il Ministero dei trasporti dall'altro: un confronto destinato a non concludersi a breve e che sembra pronto a riservare altri momenti di tensione e contrapposizione.

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