Pavia, allarme per incendio in deposito di rifiuti speciali

Un vasto incendio è in corso dalle 6.30 di questa mattina nella zona industriale di Mortara, all'interno della ditta "Eredi Bertè", in via Fermi, che si occupa di recupero di rifiuti speciali.

Una colonna di fumo nero è visibile a molti chilometri di distanza e staziona sulla città.

I sindaci di Mortara, di tutti i comuni confinanti e anche di Vigevano stanno emettendo in queste ore delle ordinanze. Inviteranno la popolazione, a scopo precauzionale, a restare per quanto possibile in casa, a tenere le finestre chiuse e a non raccogliere e consumare i prodotti dell'orto, almeno per il momento e in attesa di conoscere i risultati delle analisi eseguite dall'Arpa. Analoghe disposizioni saranno dettate agli agricoltori.

Il prefetto di Pavia, Attilio Visconti, è arrivato sul posto, dove è rimasto fino a poco fa per coordinare le operazioni dei vigili del fuoco e delle altre autorità intervenute.

"Le notizie che sto raccogliendo - ha detto - non sono troppo confortanti. Lì sta bruciando di tutto, comprese gomma e plastica, e c'è il rischio che si sviluppi diossina".

Era prevista proprio per oggi, programmata da tempo, la visita ispettiva semestrale dell'Arpa. L'azienda si occupa di ritiro e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e, in piccola misura, anche pericolosi. Montagne di scarti di ogni tipo, alte almeno dieci metri e contenenti anche gomma e plastica, sono in fiamme. La colonna di fumo è visibile da decine di chilometri di distanza. Le squadre di vigili del fuoco impegnate sul posto sono salite a otto: una arrivata da Vercelli si è aggiunta a quelle di Pavia, Vigevano, Milano e dei quattro distaccamenti volontari lomellini. Ma si sta valutando anche l'intervento di un elicottero. Le operazioni di spegnimento procedono a rilento perché i pompieri hanno problemi di approvvigionamento idrico: sul posto gli idranti sono pochissimi e la pressione nelle tubazioni è bassa. Le autobotti stanno facendo la spola con quattro punti diversi di Mortara e anche con alcuni paesi limitrofi per fare rifornimento.

Sul posto sono al lavoro sette squadre di vigili del fuoco giunte da Vigevano, Pavia, dai distaccamenti volontari di Mortara, Mede, Garlasco e Robbio e anche da Milano. 

Al momento - ha aggiunto il prefetto - l'incendio è sotto controllo, ma per domarlo ci vorranno molte ore. Al momento la colonna nera, spinta dal vento, si sta dirigendo verso nord-est, cioé in direzione di Novara e Vigevano. 

C'è infatti preoccupazione anche nel Novarese: a pochi chilometri in linea d'area dal luogo dell'incendio, la colonna di fumo è ben visibile. Il sindaco di Borgolavezzaro, Annalisa Achilli, ha già provveduto ad avvisare i suoi concittadini a non tenere aperte le finestre.

«Bisogna mettere in atto tutte le misure necessarie per tutelare i cittadini e le imprese agricole», afferma la Coldiretti. «Occorre verificare - osserva Coldiretti - le conseguenze reali del rogo e il suo impatto sul territorio, con serietà e attenzione ma senza allarmismi. Bisogna adottare subito tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute, e accertare nel più breve tempo possibile le responsabilità, i danni diretti e indiretti alle imprese agricole e ai cittadini».

Intanto - fa sapere l’organizzazione agricola - i tecnici e i funzionari della Coldiretti sono già stati mobilitati per monitorare la situazione, in attesa di maggiori dettagli da parte dell’Arpa e delle altre autorità competenti.

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