In auto usando il cellulare: fioccano le multe Oltre 700 verbali in 6 mesi, 246 a Trento città

di Denise Rocca

Gli smartphone sono una costante distrazione, pericolosa, per i trentini al volante: in 464 sono stati multati da carabinieri e polizia stradale nei primi sei mesi del 2017, altri 246 sono stati beccati nella sola città di Trento dalla polizia municipale mentre, impegnati al volante, si dilettavano contemporaneamente al cellualare in svariate attività, dalla messaggistica alle telefonate.

Un'attività di multitasking che non ha nulla di positivo e sta diventando una pericolosa abitudine per gli automobilisti trentini, per la preoccupazione crescente delle forze dell'ordine. Su 1.609 sanzioni complessive fra le più significative «violazioni dinamiche» del codice della strada registrate sul territorio provinciale da carabinieri e polizia stradale, ovvero quei comportamenti illeciti messi in atto mentre si è alla guida quindi pericolosi per sè e gli altri, oltre un terzo sono legate proprio all'uso del cellulare e a questi dati vanno aggiunti quelli delle singole polizie municipali fuori dal capoluogo. «Un fenomeno molto diffuso - sottolinea il comandante della Polizia Stradale Giansante Tognarelli - in un trend generale che vede un continuo aumento delle violazioni causate dalla distrazione degli automobilisti.

All'interno di queste il cellulare è sicuramente una delle motivazioni principali della mancata attenzione degli automobilisti al volante, lo vediamo purtroppo anche semplicemente muovendoci nel traffico. Una pratica molto pericolosa, sicuramente da evitare anche nelle modalità consentite dalla legge». Fra le modifiche al Codice della strada previste in un apposito disegno di legge al vaglio della Camera, l'articolo che più viene dibattuto è proprio il previsto inasprimento delle sanzioni per l'uso dello smartphone alla guida, per le quali si è anche ipotizzato il ritiro immediato della patente.

I carabinieri segnalano 125 infrazioni per uso di cellulare in contemporanea alla guida nei primi sei mesi del 2017, in linea con il dato fatto registrare nello stesso periodo dello scorso anno, mentre la polizia stradale vede i casi in aumento: sono 339 nell'anno in corso contro i 301 casi segnalati nel corso del 2016. Guardando ai numeri della sola città di Trento forniti dalla polizia municipale, sono 246 le violazioni per uso improprio dello smartphone riscontrate. Se i numeri non differiscono in maniera clamorosa rispetto agli anni scorsi - per la città erano 675 le contravvenzioni complessive per uso del cellulare al volante nel 2016 - i dati potrebbero mostrare solo la punta dell'iceberg del fenomeno.

Almeno questa è la sensazione delle forze dell'ordine: «Va considerata anche la difficoltà di individuazione della violazione - spiegano - gli italiani, per usare un'espressione particolarmente espressiva, sono campioni di lancio del telefonino». Sensazione che pare confermata guardano i dati della vicina Bolzano dove la polizia municipale ha già staccato 1.017 contravvenzioni per guida col telefonino in mano nei primi sei mesi del 2017, attuando una decisa repressione della sconsiderata pratica per cercare di arginare il fenomeno.

Non solo distratti, ma anche col piede troppo pesante sull'acceleratore sono i trentini alla guida: nella sola città di Trento la Polizia municipale ha staccato complessivamente 1.450 contravvenzioni dall'inizio dell'anno, complessivamente, per eccesso di velocità, mentre a livello provinciale la sola polizia stradale, ha sanzionato fino ad oggi 800 automobilisti. C'è inoltre ancora chi, a distanza di un trentennio dall'introduzione dell'obbligo nel nostro paese, persiste nel non indossare le cinture di sicurezza: la polizia municipale ha sanzionato 144 automobilisti nel solo capoluogo da inizio anno, mentre guardando al dato provinciale fornito dalla polizia stradale sono 423 gli automobilisti ancora allergici alle cinture.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"1606856","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"722","width":"1258"}}]]

comments powered by Disqus