Le elezioni francesi fanno litigare a Trento

«Dovete tornare nelle fogne». Scontro social tra Fugatti (Lega Nord) e Romano (L'Altra Trento a Sinistra)

Il giorno dopo le elezioni francesi, mentre sui media si dà conto delle proteste di piazza contro il neoeletto Emmanuel Macron, a livello trentino la «battaglia» è social. 

Protagonisti sono Maurizio Fugatti (leader della Lega Nord Trentino) e Antonia Romano (L'Altra Trento a Sinistra). Oggetto del contendere un post che la consigliera comunale ha messo sulla propria pagina Facebook: uno sfogo/provocazione contro il Front Nationale di Marine Le Pen, uscita con le "ossa rotte" dallo scontro elettorale.

Il post non elegantissimo in cui si invita al «ritorno nelle fogne» è stato rimosso da Romano, ma non è sfuggito ai militanti del Carroccio che hanno fatto lo screeshot. Così Fugatti lo ha riprodotto e scritto un commento sul proprio profilo Fb: «La consigliera comunale di Trento dell'Altra Sinistra Antonia Romano ha scritto questo post. Sarà riferito alle elezioni francesi? Mah!...»

La scritta dalla pagina Facebook di Romano è stata sostituita da un altro pensiero della esponente de L'Altra Sinistra: «Chi è Marine Le Pen? Non è destra è fascismo e qui da noi il fascismo è incostituzionale e la sua apologia un reato. Con i fascisti non si dialoga, non si parla, non si scende a compromessi»

Da Trento a Parigi. In Francia c'è la prima manifestazione contro il neoeletto presidente: il collettivo Front social, che riunisce associazioni, studenti, disoccupati e sindacati, tra cui la Cgt, si è dato appuntamento in place de la République per la "prima battaglia comune" dell'era Macron. «Emmanuel Macron è stato eletto presidente della Repubblica. Mobilitiamoci sin d'ora per dimostrargli che la piazza vuole farsi sentire e vuole combattere i suoi progetti di regressione sociale», si legge nell'appello del collettivo rivolto allo schieramento del né Macron, né Le Pen". Alcune migliaia di persone si sono radunate nella piazza parigina rispondendo all'appello del collettivo Front Social per manifestare contro le politiche "ultra-liberali" del presidente eletto. Nella piazza un massiccio dispositivo di sicurezza, con decine di furgoni della polizia e agenti in tenuta antisommossa che hanno perquisito borse e zaini agli accessi e nelle strade adiacenti.

Due fermate della metropolitana sono state chiuse. Sventolano diverse bandiere e striscioni, da quella del sindacato Cgt, ai Sans Papiers, dal movimento Nuit Debout presente con un suo coro che intona Bella Ciao e Bandiera rossa, ai sostenitori di Jean-Luc Mélenchon che mettono Macron "sotto tutela" in vista delle legislative di giugno.  

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