Giornalisti licenziati «Decisione illegittima»

Trentino Tv (ex Tca), oggi l’incontro tra l’editore Angeli e il sindacato Fnsi: «Ci sono margini di manovra»

Si è svolto oggi nella sede del Sindacato giornalisti del Trentino-Alto Adige un incontro tra l’editore di Trentino Tv (ex Tca) e le rappresentanze sindacali. Al centro della riunione, i licenziamenti di tre giornalisti della televisione locale messi in atto unilateralmente dall’editore lo scorso 26 gennaio.

LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI

«Questi licenziamenti - commentano il vicesegretario della Fnsi, Mattia Motta, e il segretario del Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, Stefan Wallisch - erano e rimangono illegittimi, e in quanto tali da respingere al mittente.

Tuttavia, come sindacato valutiamo positivamente l’incontro odierno perché, se il benservito ai tre colleghi (Daniele Benfanti, Francesca Quattromani e Alessio Kaisermann, ndr) non è accettabile, registriamo anche un’apertura della controparte verso un percorso condiviso che prenda le mosse da un piano industriale che punti al rilancio dell’emittente a partire dalla qualità dell’informazione. Un approccio che lascia margini di manovra».

Il tavolo, del quale fa parte anche il segretario generale Fistel Cisl del Trentino, Claudio Battistoni, in rappresentanza dei lavoratori del settore tecnico dell’emittente, è stato aggiornato.

LA VICENDA

Mandati a casa dalla sera alla mattina. Tre giornalisti di Trentino Tv (ex Tca) sono stati licenziati in tronco dall’editore Flavio Angeli. La notizia è stata diffusa il 23 gennaio scorso.Nella rete televisiva regionale da tempo si parlava di tagli al personale.

Il «colpo di scure» è arrivato su tre professionisti che da tempo operano nel settore e che per anni hanno garantito il funzionamento di tg e programmi di approfondimento.

Alla base del dimezzamento dell’organico della televisione gli asseriti 337.029 euro in meno ricevuti dalla Provincia di Trento.

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(Nella foto Daniele Benfanti, Alessio Kaisermann e Francesca Quattromani)

IL SINDACATO GIORNALISTI IMPUGNA IL LICENZIAMENTO

«Il provvedimento sarà impugnato perché illegittimo» hanno comunicato, in una nota congiunta, Fnsi e, a livello regionale, il Sindacato giornalisti, l’Ordine dei giornalisti e la Fistel Cisl, esprimendo «piena solidarietà ai colleghi che da molti anni lavorano in modo ineccepibile presso l’emittente».

«La decisione arriva dopo due anni di cassa integrazione straordinaria e di contratto di solidarietà e nonostante il servizio lavoro della Provincia autonoma avesse riscontrato ripetute irregolarità».

«Inoltre - si legge sempre nella nota del sindacato - da un anno i lavoratori non hanno ancora ricevuto l’integrazione al reddito Inps proprio a causa di tali irregolarità, che le istituzioni hanno fatto finta di non vedere, accumulando ritardi che hanno penalizzato i dipendenti».

LICENZIAMENTO CONTESTATO: PERCHÉ

Per il sindacato giornalisti gli aspetti contestabili sono molti:

- la procedura di licenziamento senza apertura di un confronto sindacale per la definizione di criteri

- la ripetuta assenza in questi due anni di crisi di un serio piano industriale di rilancio

- il tentativo immediato di ricorrere a collaboratori esterni per coprire le mansioni svolte dai redattori appena licenziati

«Fnsi e Sindacato regionale eserciteranno la massima vigilanza affinché la politica trentina e regionale non concedano credito e risorse economiche a chi pensa di poter fare informazione seria, libera e deontologicamente corretta con solo tre giornalisti rimasti per servire un territorio di 530.000 abitanti esteso più di 6.000».

SE LA TELEVISIONE RIASSUME CI SONO I CONTRIBUTI: CAMBIANO LE REGOLE

Da notare la corsa ai ripari da parte della Provincia autonoma di Trento, che ha cambiato le regole in materia di finanziamenti pubblici alle testate televisive, radiofoniche e a quelle online. Clicca QUI

IL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI

Sul caso è intervenuto anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige Fabrizio Franchi, che ribadisce: «Niente soldi pubblici a chi non rispetta i vincoli occupazionali». Considerazioni, le sue, affidate a Facebook.

Queste le sue parole: «Trentino Tv - o meglio il suo editore, Graziano Angeli - ha deciso di licenziare tre giornalisti. Ora ripeterò quello che dissi esattamente un mese fa e che il Governatore Ugo Rossi finse di non sentire (peraltro come gran parte della politica provinciale trentina): gli enti pubblici non possono dare contributi a chi non rispetta i vincoli occupazionali. Ed è inutile fingere di offendersi per la denuncia, fatta dal sindacato dei giornalisti, di conflitti di interesse presenti tra politica e tv.

Inutile piangere merenda, ora. Tre colleghi sono stati licenziati. E comunque sia, la battaglia comincia ora, perché Ordine e sindacato non abbandoneranno i colleghi a cominciare dal fatto che il licenziamento sarà impugnato in tribunale, visto che è stato fatto in sfregio della legge, senza tenere conto delle discriminanti della 223 sui licenziamenti collettivi. Questo è l’inizio. Poi si vedrà»

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