Virginia Raggi era eleggibile Respinto il ricorso del Pd

Il Tribunale civile di Roma ha respinto il ricorso sul contratto firmato dalla sindaca di Roma Virginia Raggi che disponeva una penale di 150mila euro in caso di violazione del codice etico del Mvimento Cinque Stelle.

«Non riescono a liberarsi di noi con la politica e ci provano con i tribunali. Un’altra figuraccia di un partito che ha paura di perdere le prossime elezioni politiche e le prova tutte» scrive su Facebook Luigi Di Maio.

«Tanto rumore per nulla. Dopo la batosta elettorale a Roma, il Pd ne subisce un’altra in Tribunale. Il giudice non ha accolto la richiesta con la quale i dem cercavano di ribaltare il risultato delle urne che ha visto il M5S vincere. Speravano di rendere nulla la nostra vittoria, paragonando la stipula del Codice di comportamento del M5S ad un accordo di una associazione segreta. Non sanno più cosa inventare». Così il sindaco di Roma Virginia Raggi sul blog di Beppe Grillo.


Secondo quanto si apprende, la prima sezione ha respinto il ricorso dell’avvocato Venerando Monello sia nella parte in cui si chiedeva la nullità del contratto sia sulla conseguente questione riguardante l’ineleggibilità della sindaca.

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