Roma, cyberspionaggio ai danni di politici e istituzioni: 2 arresti

Spiati politici, istituzioni, pubbliche amministrazioni, studi professionali e imprenditori di livello nazionale.

Lo ha scoperto la polizia che ha smantellato una centrale di cyberspionaggio che per anni ha raccolto notizie riservate e dati sensibili. 

L'indagine, condotta dalla polizia postale e coordinata dalla procura di Roma, ha portato all'arresto di due persone, l'ingegnere nucleare Giulio Occhionero, 45 anni, e la sorella Francesca Maria, residenti a Londra ma domiciliati a Roma e conosciuti nel mondo dell'alta finanza capitolina.

Tra i politici spiati dai due ci sarebbero anche Matteo Renzi e Mario Draghi. L’organizzazione aveva immagazzinato le informazioni trafugate a istituzioni, pubbliche amministrazioni, studi professionali e imprenditori di livello nazionale in alcuni server ubicati negli Usa. 

Risultano spiati inoltre gli account di diverse altre figure istituzionali. Tra questi l'ex premier Mario Monti, l'ex Governatore della Banca d'Italia Fabrizio Saccomanni, dell'ex comandante Generale della Guardia di
Finanza, Saverio Capolupo. Ed ancora Piero Fassino, Paolo Bonaiuti, Mario Canzio, Vincenzo Fortunato, Fabrizio Cicchitto e Ignazio La Russa.

Ai due vengono contestati i reati di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, accesso abusivo a sistema informatico aggravato ed intercettazione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche.

Le indagini degli investigatori del Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico della Polizia postale, hanno accertato che i due fratelli gestivano una rete di computer (botnet) - infettati con un malware chiamato Eyepyramid - che avrebbe loro consentito di acquisire, per anni, notizie riservate e dati sensibili di decine di persone che, a vario titolo, gestiscono la funzione pubblica e delicati interessi, soprattutto nel mondo della Finanza.

L'indagine è partita dalla segnalazione al Cnaipic dell'invio di una mail: indirizzata all'amministratore di rilievo di un' infrastruttura critica nazionale, conteneva il virus Eyepyramid. Seguendo quella traccia gli investigatori sono risaliti alla rete botnet che, sfruttando il malware, riusciva ad acquisire da remoto il controllo dei computer e dei sistemi informatici delle vittime.

I server in cui i due fratelli hanno immagazzinato le informazioni raccolte, sono stati sequestrati in Usa dal Fbi.

La cooperazione internazionale tra gli uomini della polizia Postale e quelli della Cyber Division del Federal Bureau of Investigation è stata fondamentale: gli americani, allertati dai colleghi italiani, hanno infatti impedito che l’ingegnere nucleare e sua sorella - una volta capito di esser stati scoperti - potessero distruggere da remoto le tracce dello spionaggio.

L’analisi del materiale sequestrato in America consentirà ora di accertare con esattezza quali e quanti dati siano stati rubati ma, soprattutto, di ricostruire l’intero giro d’interessi che si nascondeva dietro i due fratelli.

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