Governo, poltrona possibile per il trentino Fravezzi

Fiducia anche al Senato per Gentiloni e per il senatore trentino Vittorio Fravezzi si potrebbero aprire le porte del Governo

di Luisa Maria Patruno

Fiducia anche al Senato per Gentiloni e per il senatore trentino Vittorio Fravezzi si potrebbero aprire le porte del Governo.

Dopo la defezione dei senatori di Ala (Denis Verdini), che avevano chiesto un ministero e sono rimasti a bocca asciutta, diventa ancora più cruciale il sostegno del Gruppo per le autonomie, che può far pesare i suoi 19 voti, che diventano 15 se si tolgono i senatori a vita che ne fanno parte.

Comunque è una pattuglia importante se si pensa che ieri Gentiloni ha ottenuto la fiducia con solo una decina di voti più del minimo necessario.

Proprio per questo potrebbe esserci una poltrona da sottosegretario, in particolare al ministero dell’Economia, in «quota» Autonomie, vista anche la delusione per la mancata nomina di Gianclaudio Bressa a ministro per gli Affari regionali al posto di Costa.

E il designato - se gli incastri convulsi dei prossimi giorni renderanno la cosa realmente praticabile - è il senatore trentino Vittorio Fravezzi (Upt).

Il nome di Fravezzi è stato proposto ieri mattina al gruppo dal presidente Karl Zeller (Svp), visto che la Volkspartei non ha mai voluto entrare direttamente in un governo nazionale con propri esponenti e ha declinato l’offerta per sé.

Ha fatto dunque il nome di Fravezzi, che fa parte della commissione Bilancio del Senato, e ha ottenuto subito il sostegno dei senatori del gruppo.

Zeller resta comunque prudente: «È meglio non dire nulla perché non si sa mai come va a finire in queste cose, chi entra papa poi magari esce cardinale. Dovremo aspettare forse fino a lunedì».

Di fronte alla possibilità che Fravezzi vada al governo l’unico a non riuscire a nascondere un po’ di umana delusione personale è stato l’altro senatore trentino, Franco Panizza, che deve esserci rimasto proprio male per il fatto che gli amici autonomisti sudtirolesi della Svp non lo abbiamo preso in considerazione per questo incarico, preferendogli Fravezzi. Si racconta infatti che alla notizia abbia lasciato bruscamente la riunione del gruppo.

Nel pomeriggio però è lo stesso Panizza a spiegare la sua posizione: «Zeller ha proposto Fravezzi penso per le competenze, perché fa parte della commissione bilancio e poi lui è più disponibile di me. Io ho più una dimensione locale, sono anche segretario del Patt e dobbiamo prepararci alle elezioni. Poi, non riesco a giocare in una dimensione nazionale. E come autonomista non sono neanche interessato a farlo, quindi non mi è mai passato per la mente e non ho chiesto nulla».

Su Fravezzi comunque aggiunge: «Mi fa piacere.
Se avremo un sottosegretario trentino avremo un punto di riferimento. Come Patt noi però abbiamo la posizione tradizionale degli autonomisti come la Svp, non entriamo nel Governo. E poi nessuno sa dire oggi se effettivamente ci sarà questa possibilità. Inoltre questo Governo non si sa quanto potrà durare visto che si regge su pochi voti di scarto». I

l posto di sottosegretario per Fravezzi potrebbe essere quello lasciato libero da Enrico Zanetti (Scelta Civica-Ala). Ma tutto può succedere, visto che di fatto tutti i posti di sottosegretario e viceministro sono azzerati e il presidente del Consiglio procederà alle nomine dopo il vertice di oggi in Europa, forse nel fine settimana o addirittura lunedì.

Ieri al Senato hanno votato la fiducia a Gentiloni i senatori trentini della maggioranza Fravezzi, Panizza e Giorgio Tonini (Pd). Mentre Sergio Divina non ha partecipato al voto come tutto il gruppo della Lega Nord.

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