Dirigenti provinciali privilegiati Giovani precari nei fast food

La critica dei Cinque Stelle al «sistema Provincia». Il consigliere Degasperi: «Premi, incarichi extra e zero trasparenza»

Da una parte i dirigenti di Mamma Provincia con i loro lauti stipendi e dall’altra i giovani trentini precari che fanno la fila per un posto da 500 euro in un fast food. È la sintesi fatta dal consigliere provinciale Filippo Degasperi (Movimento Cinque Stelle), a commento della notizia della giornata.

[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"1123831","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"359","style":"float: right;","width":"457"}}]]«In tempi di crisi bisogna tutti fare sacrifici. Questo è quanto ci viene ripetuto con costanza degna di miglior causa da anni a questa parte. C’è la crisi è bisogna fare le riforme. Cambiamenti che di solito ci vengono propinati al grido: “Ce lo chiede l’Europa” per attutirne i contenuti impopolari».

Ricorda i tagli alla sanità e alla previdenza: «In pensione ci si va a 70 anni o non ci si va proprio. Si decide il diritto di licenziare anche senza giustificato motivo. La scuola pubblica ha sempre meno risorse e cade a pezzi. I voucher diventano il sistema di pagamento principale per i giovani. La pressione fiscale resta altissima».

Ma è una crisi - fa intendere - che non tocca tutti: non tocca i dirigenti provinciali: «I già stellari emolumenti destinati a queste figure apicali sono in aumento, salendo a un passo da quota 2.850.000 euro».

Degasperi (nella foto) prende il caso di Cassa del Trentino: «Lo scorso 29 luglio ho chiesto di conoscere le ragioni delle discrepanze tra i dati dichiarati (e pubblicati) circa le retribuzioni del suo dirigente generale, oltre al totale dei compensi che lo stesso riceve in base a una serie piuttosto nutrita di incarichi extra. Risposta del primo settembre: “Non si sa, stiamo verificando, le faremo sapere”. E anche oggi di risposte manco l’ombra».

Lo scorso anno - dice - «era “sfuggita” l’indicazione del premio (15mila euro, regolarmente incassati) che avrebbe portato lo stesso al vertice della classifica.

E fuori dai Palazzi «puoi trovarti con oltre 500 persone, anche laureate, in fila per un posto da Mc Donald’s a 500 euro al mese».

 

 

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