Un nuovo indagato per la morte del dottor Cappelletti Accusato di omicidio anche il secondo automobilista

C’è un secondo indagato per la morte del dottor Fabio Cappelletti, nel drammatico incidente di lunedì 24 ottobre a San Michele all’Adige: è l’automobilista che ha centrato e trascinato per alcuni metri il corpo dell’uomo. Oltre all’investitore - il 42enne che aveva urtato la bicicletta su cui attraversava la strada il medico, provocandone la caduta sull’asfalto - nel registro degli indagati finisce dunque anche il conducente dell’Audi A3 che viaggiava da Trento verso San Michele e che nulla aveva potuto fare per evitare l’impatto con il corpo a terra.

Si attendono ora i primi risultati dell’autopsia, effettuata sul corpo della vittima sabato mattina all’ospedale Santa Chiara, ma è solo fra sessanta giorni che le conclusioni arriveranno sul tavolo del procuratore capo Marco Gallina, che coordina le indagini assieme alla pm Licia Scagliarini.

L’esame è stato disposto per accertare se le lesioni mortali siano state provocate dalla Fiat Punto che ha urtato l’uomo o dall’Audi A3 che proveniva in senso contrario. Mentre il primo automobilista si era dato alla fuga («Ho avuto paura delle conseguenze: ero senza assicurazione, senza patente. Pensavo che l’incidente non fosse così grave», ha dichiarato all’Adige), il secondo conducente coinvolto nel dramma non era riuscito, nonostante il tentativo di frenata, ad evitare il corpo del medico, e in stato di shock era stato accompagnato all’ospedale Santa Chiara la sera stessa dell’incidente.

Si era accorto che sulla carreggiata c’era un ostacolo, come aveva subito dichiarato alla polizia stradale di Predazzo, ma al buio non poteva capire che si trattava di un uomo; aveva inchiodato, ma non era riuscito ad evitare il contatto trascinando il ciclista per alcuni metri.

Una vigilessa, arrivata sul posto dopo l’investimento, avrebbe confermato che il conducente dell’Audi null’altro poteva fare, oltre alla frenata, per schivare la vittima.

L’uomo che era fuggito dopo aver urtato la bici del medico, un operaio di Mezzocorona, era stato portato in questura sabato ed interrogato fino alle 2 del mattino.

Nei giorni successivi allo scontro aveva pure sostituito lo specchietto retrovisore sinistro perso nell’impatto con il ciclista. Lui è stato denunciato per omicidio stradale ed omissione di soccorso.

«Al primo controllo della polizia, a casa mia, non avevo detto la verità per paura delle conseguenze, perché ho una madre invalida al 100% di cui devo prendermi cura - ci ha detto - In questura mi hanno consigliato di dire la verità e l’ho detta: è stata colpa mia».

Domani a San Michele sarà lutto cittadino. Lo ha deciso il sindaco Clelia Sandri, nella giornata dell’addio al dottor Fabio Cappelletti.

Il medico, 62 anni, era molto noto per la sua attività di specialista di base e omeopata. Il funerale verrà celebrato alle 14.30 alla chiesa arcipretale di San Michele Arcangelo.

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