Turchia, un appello per il ripristino dei diritti civili In campo avvocati, magistrati, giornalisti e Università

Gli ordini professionali degli avvocati, magistrati, giornalisti del Trentino, insieme all’Università di Trento, hanno redatto un documento congiunto, proposto dall’ordine degli avvocati, in cui «condannano e ripudiano gli intollerabili metodi di giustizia sommaria perpetrati dal Governo turco» chiedendo «che le istituzioni democratiche del nostro Paese, della Comunità europea e internazionali, si attivino immediatamente censurando e monitorando quanto sta accadendo in Turchia».

A presentarlo oggi ai giornalisti sono stati il presidente dell’Ordine degli avvocati di Trento, Andrea de Bertolini, il presidente della giunta distrettuale dell’Anm del Trentino-Alto Adige, Pasquale Profiti, il rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini, il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige, Fabrizio Franchi, il presidente del Tribunale di Trento, Guglielmo Avolio, e l’avvocato Nicola Canestrini, presidente dell’Unione camere penali.

«Èuna sollecitazione unitaria - ha affermato de Bertolini - per contrastare la violazione della dignità dell’uomo e l’azzeramento della democrazia che sta avvenendo in Turchia, dove magistrati, avvocati, giornalisti e professori universitari, sentinelle della tutela dei diritti umani, sono umiliati e imprigionati con arresti e trattamenti illegali». I presidenti degli ordini hanno concluso l’incontro esprimendo l’auspicio che tale iniziativa «compatta» possa servire da sollecitazione per altre iniziative analoghe a livello nazionale.

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