Maximulta ad un motociclista padovano: fermato in val di Cembra con la targa alterata

I carabinieri della compagnia di Cavalese al fine di prevenire e reprimere proprio queste condotte, nell’arco del fine settimana appena trascorso e nei giorni immediatamente successivi, hanno condotto dei mirati e prolungati controlli, anche con l’ausilio di telelaser nella s.s. 612, e nella s.p. 71 della valle di Cembra. Ben tre le pattuglie impiegate, 104 i motociclisti controllati. I controlli si sono concentrati soprattutto nella verifica della documentazione del motociclo, controllo della velocità ed eventuale non rispetto della segnaletica orizzontale e verticale (divieto di sorpasso) e posizione, leggibilità ed inclinazione della targa.

Proprio in merito a tale infrazione, un uomo residente a Padova, è stato condannato dal Tribunale di Trento, alla pena della reclusione di due mesi, sostituita con una multa di 14.000 euro e la confisca del motociclo, proprio per aver circolato nelle strade trentine con la targa della propria moto alterata.

Tali controlli continueranno per tutto il periodo estivo ed interesseranno tutti i passi dolomitici di competenza, dato che sono purtroppo all’ordine del giorno, soprattutto nel periodo estivo, gli incidenti in moto, con esiti gravi o addirittura mortali. Le belle giornate, invogliano migliaia di motociclisti provenienti dalla pianura o dalla vicina Austria o Germania ad affollare le belle montagne ed i passi dolomitici del Trentino. Motociclisti che molte volte un po’ per piacere del brivido un po’ per superare ed arrivare prima alla meta, pongono in essere condotte pericolose per loro stessi e per l’incolumità degli altri utenti stradali.

Proprio i carabinieri di Cavalese ricordano come sia vigente in tutti i passi dolomitici della provincia di Trento il limite di 60 km/h e come lo stesso sia ben segnalato nei diversi tratti stradali interessati dal limite.

I militari rammentano inoltre, visto l’aumento delle targhe alterate o poco leggibili, che il codice della strada prevede che la targa debba essere perfettamente leggibile di giorno e di notte, fissando nel limite di 30° l’inclinazione massima dalla perpendicolare del piano stradale. Proprio in merito a tale infrazione le sanzioni sono particolarmente aspre per chi manomette od altera la targa, si va infatti oltre alla denuncia penale ed alla sanzione pecuniaria anche al fermo amministrativo del motociclo per tre mesi, se la condotta è reiterata si arriva anche alla confisca del mezzo.

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