Renzi: Vienna viola sfacciatamente le regole dell'Unione europea

«L'ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro»: lo scrive il presidente del consiglio Matteo Renzi nella sua newsletter Enews.

«Col ripristino dei controlli alle frontiere in Ungheria e presto in Italia, l’Austria dà il colpo di grazia al progressivo disfacimento dei trattati e delle norme che regolano l’Unione europea, fino alla violazione aperta»: a dichiararlo in una nota Riccardo Magi, segretario di Radicali italiani.

«Dopo l’accordo scellerato e difficilmente attuabile tra Ue e Turchia - prosegue - registriamo oggi una violazione se possibile ancora più grave: viene infatti infranto il principio fondamentale della libera circolazione delle persone e delle merci e l’insieme delle norme comunitarie che lo hanno regolato in questi anni. Eppure nessuno sembra andare al di là delle proteste formali.

Per questo - continua Magi - come Radicali abbiamo deciso di presentare contro l’Austria una denuncia alla commissione europea, allo scopo di sollecitare l’avvio di una procedura d’infrazione per violazione dei principi generali di leale cooperazione, necessità e proporzionalità e per lesione del principio della libera circolazione.

La chiusura delle frontiere da parte di Vienna è inaccettabile, oltre che illegittima, anche perché dettata dal timore degli arrivi di persone in fuga dalla guerra e bisognose di protezione, e fa il paio con il tentativo in atto in questi giorni di cambiare la legge austriaca sull’asilo in senso fortemente restrittivo e in violazione, ancora una volta, del diritto comunitario.

Le istituzioni Ue non possono stare a guardare mentre il progetto europeo rischia di sgretolarsi irrimediabilmente», conclude il segretario di Radicali Italiani.

«Sarebbe stato bello, a proposito di regole europee, che qualcuno avesse domandato a Jens Weidmann come giudica la frase di Angela Merkel, riferita da Der Spiegel e non smentita, che auspica la chiusura del Brennero da parte dell’Austria in caso di arrivo massiccio di profughi in Italia. Provo a rimediare io, e non sarebbe male che ora rispondesse.
Questo blocco del confine in Tirolo sarebbe un colpo gravissimo all’economia italiana e una rottura traumatica del patto Ue. Non esistono solo regole europee per il comodo di Berlino e dei suoi satelliti», commenta Renato Brunetta presidente dei deputati di Forza Italia.

«Non è la strada giusta, perchè divide. È la resa dell’Unione europea, vuol dire alzare bandiera bianca e mi auguro che le autorità austriache ci ripensino», commenta la presidente della Camera Laura Boldrini, rispondendo ai cronisti a Montecitorio in merito all’ipotesi di chiudere il Brennero. «È una situazione molto preoccupante - aggiunge - e quella dell’Austria la scelta più sbagliata».

Secondo Arturo Scotto, capogruppo alla Camera di Sinistra italiana, «dalle autorità austriache vengono parole assurde: chiedere i controlli sul territorio italiano al Brennero è una violazione della sovranità nazionale e un colpo mortale agli accordi europei di Shengen».

«L'Austria non indietreggia rispetto all’ipotesi di prevedere controlli e barriere al Brennero e bene ha fatto il ministro Gentiloni a ribadire la contrarietà dell’Italia a questa soluzione. Continuiamo a sperare in un ripensamento di Vienna perché questa soluzione avrebbe effetti nefasti per l’Italia e per l’intera Europa. L'Austria si fermi finché è in tempo: non ceda a una deriva di chiusura che può fare molto male a tutti», dichiara Gianfranco Librandi di Scelta Civica.

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