La portiera dell’auto, una Fiat Panda, è stata forzata e dall’abitacolo è sparito un barattolo di caramelle. È successo in città, martedì, e non si esclude che a compiere il furto sia la stessa «mano» che poco prima di Natale ha rotto il vetro di un veicolo parcheggiato in Bolghera per portare via una scatola di cioccolatini.

In entrambi i casi le «spaccate» non valgono i dolci fatti sparire: ad agire evidentemente è qualche persona alla disperata ricerca di monete, che colpisce dove capita e, se non trova nulla di valore, si accontenta di qualcosa da mettere sotto i denti. Un altro furto su auto si è verificato nella notte fra martedì e mercoledì nella zona dell’Arcivescovile: il proprietario al mattino ha trovato il finestrino rotto.

Quest’ultimo episodio è stato segnalato al consigliere comunale della Lega Devid Moranduzzo. «Nella stessa zona - spiega il consigliere - i ladri si sono introdotti anche in una carrozzeria. Inoltre, in centro, sono stati ritrovati segni vicino ai campanelli dei condomìni: si tratta del linguaggio utilizzato dai ladri nei sopralluogo. Significa che Trento non è una città sicura».