Duecento giovani cantori per l'annuncio di Natale

Più di duecento Cantori della stella provenienti da ogni angolo della diocesi di Trento hanno ricevuto il mandato da parte del vescovo Luigi Bressan per portare, fino al prossimo 6 gennaio, il lieto annuncio della nascita di Cristo nelle case del territorio provinciale. Come vuole la tradizione introdotta una quindicina di anni fa, gli «stellari», come vengono chiamati i gruppi di figuranti in maschera che raccolgono le offerte di casa in casa intonando motivi natalizi, sono stati benedetti nella cattedrale cittadina prima di iniziare ad assolvere alla propria missione di messaggeri e ambasciatori.

La cerimonia, che ha visto la presenza di bambini e adulti mascherati da angeli, pastori oppure re Magi, nella più autentica consuetudine dall'origine molto antica, è stata colorata da innumerevoli e fantasiose raffigurazioni della stella cometa, alcune addirittura luminose, costruite autonomamente dai cantori quale elemento distintivo di ciascun gruppo e quale simbolo del compito di annunciazione intrapreso.

Promossa dal Centro missionario e dalla pastorale giovanile diocesana, e attuata sul territorio da catechisti e parrocchie, quella dei cantori è un'iniziativa di recente affermazione, introdotta in Trentino a partire dal 2000 con l'insediamento dello stesso Bressan. Nondimeno, in pochi anni è riuscita a coinvolgere decine di persone, che si sono date da fare per confezionare gli abiti dei cantori, costruire le stelle, studiare le canzoni da intonare per le strade.

L'adesione alla particolare tradizione di Natale, a quanto emerso, è in continua crescita, ed ogni anno nascono nuovi gruppi. «L'esperienza dei cantori trentini - ha specificato l'arcivescovo, in apertura della cerimonia - desta curiosità in tante diocesi d'Italia e del Mondo, e sono stato contattato da diverse parrocchie interessate a portare la cosa sul proprio territorio. del resto, con stelle e colori, si comunica una grande gioia al Mondo intero».

La cerimonia ha avuto inizio con l'ingresso dei cantori all'interno della cattedrale, avvenuto attraverso la Porta santa, aperta prima di Natale in occasione del giubileo della misericordia. È seguita una breve processione dei venti gruppi presenti tra le navate, ciascuno dietro la propria stella retta da un bambino.

«Ricevete il mandato - ha quindi detto Bressan, invitando tutti i presenti a dimostrare accoglienza nei confronti di chi fugge dalla guerra - per portare la benedizione di Cristo nelle case, soprattutto in quelle in cui vi è qualcuno che soffre. Vi auguro di riuscire a portare un sorriso e speranza dove ve ne è di bisogno».
Le offerte che i cantori raccoglieranno nei prossimi giorni saranno versate interamente al Centro missionario, per supportare progetti di cooperazione internazionale a favore di popolazione povere.
Al termine della funzione i volontari dell'Ana hanno offerto a tutti una cioccolata calda e un pezzo di panettone.

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