Precipita parapendio, un morto a Levico

Il ricordo di chi conosceva Alessandro Avancini, il 55enne che ha perso la vita ieri a Barco di Levico. Il dramma nel dramma: la figlia di 18 anni resta senza genitori

di Sergio Damiani

È morto inseguendo il sogno di una vita: volare, libero, tra le montagne. Ma lunedì pomeriggio Alessandro Avancini, 55enne muratore di Trento, esperto pilota di parapendio, ha fatto il suo ultimo viaggio nell'aria. ll parapendio a motore è precipitato all'improvviso, dopo il decollo dai prati di Barco di Levico, uno dei luoghi preferiti per questo tipo di attività. La giornata per un volo era ideale: meteo stabile, non troppo freddo, nessuna turbolenza pericolosa.

E così Avancini, per gli amici «Migola», come di questi tempi faceva quasi tutti i giorni, aveva raggiunto la Valsugana, una zona che conosceva bene. I voli dalla Panarotta con discesa fino a Levico possono essere considerati un "classico". Un volo che Avancini, descritto da tutti come pilota esperto con una passione di lunga data per il parapendio e per l'aria, conosceva bene. Il 55enne, per "riscaldarsi" ieri aveva fatto un primo volo "classico", cioè con parapendio partendo appunto dalla Panarotta con atterraggio nei campi, secchi in questo periodo invernale, tra Levico e Barco. È stato un volo senza problemi che ha trasmesso al pilota buone sensazioni. 

Avancini, infatti, ha deciso di tornare in aria, ma questa volta con il suo parapendio a motore. In sostanza il pilota indossa un imbrago con un'elica sulla schiena. Il propulsore consente di prendere il volo anche partendo da una superficie piana con una "semplice" riconcorsa a piedi. È proprio quello che ha fatto ieri pomeriggio Avancini.

Il pilota possiede il brevetto per questo tipo di attività, è dunque una sorta di "veterano" della disciplina. Quello con cui volava era infatti il terzo parapendio a motore che possedeva. Il 55enne, residente a Canova di Gardolo, ha controllato l'attrezzatura, poi ha indossato il propulsore con l'elica. Il motore è partito regolarmente. Anche il decollo, che è una fase delicata, pare sia stato regolare. Questa almeno è stata l'impressione degli amici e appassionati di volo che ieri pomeriggio frequentavano il campo e hanno visto Alessandro prendere quota. 

Cosa sia accaduto poi è quanto stanno cercando di stabilire i carabinieri della stazione di Levico. Le cause della tragedia non sono certe. Quello che è sicuro è che il parapendio, all'improvviso, è precipitato. Per Alessandro Avancini è stata la fine. La figlia 18enne resta senza genitori.

I funerali di Alessandro Avancini si terranno domai, 31 dicembre, alle 14, a Levico.

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