Caaf, allarme tagli «Più care le dichiarazioni dei redditi»

Le dichiarazioni dei redditi per chi si avvale dei Centri di assistenza fiscale rischiano di diventare più care. L'allarme arriva dalla Cgil: la riduzione delle risorse previste dalla bozza della legge di stabilità a livello nazionale - si parla di 60 milioni in meno nel 2016 e di 100 milioni in meno nel 2017 - se confermata produrrà la necessità per i Caaf di alzare le tariffe per le decine di migliaia di contribuenti che in Trentino si rivolgono ai centri di assistenza fiscale di sindacati e associazioni, come ad esempio le Acli.

«Dopo i tagli dello scorso anno il governo si prepara a mettere mano nuovamente ai contributi per i centri di assistenza fiscale e i patronati, con una riduzione, che se confermata, potrebbe ridurrebbe del 20% i contributi ai centri di assistenza fiscale e ai patronati per il 2015 e del 30% nel 2016 - denuncia la Cgil - Una decisione che produrrà effetti sulle tariffe applicate agli utenti». Non nasconde la sua preoccupazione e la sua amarezza Rosanna Tranquillini, amministratrice delegata del Caaf Cgil del Trentino. «Già lo scorso anno abbiamo subito tagli lineari e con sforzi enormi abbiamo fatto di tutto perché non ricadessero sui nostri utenti, cittadini, famiglie e anziani -. Siamo ormai all'osso e non possiamo assorbire nuove riduzioni senza ripercussioni sulle tariffe dei nostri servizi».

In altri termini se le cose non cambieranno i caaf, ne è certa l'amministratrice delegata, saranno costretti ad aumentare il costo dei loro servizi. «È una scelta obbligata se vogliamo coprire i costi, il personale in primis. A queste condizioni si mette a rischio la capacità di caaf e patronati di assicurare consulenza e assistenza ai cittadini».

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