Vitalizi, lunga «pausa» in attesa della Cassazione

Notificato il ricorso, nell’udienza di ieri il giudice Adriana De Tommaso ha proceduto alla sospensione in attesa della decisione della Suprema Corte, che potrebbe avvenire fra sei mesi ad essere ottimisti, al massimo tra un anno

Il contenzioso civile contro il taglio dei vitalizi si prende una pausa: non per il periodo feriale estivo, ma per aspettare la pronuncia della Cassazione in merito alla giuridizione, ossia per valutare se la materia sia di competenza del tribunale o della Corte dei conti. Notificato il ricorso, nell’udienza di ieri il giudice Adriana De Tommaso ha proceduto alla sospensione in attesa della decisione della Suprema Corte, che potrebbe avvenire fra sei mesi ad essere ottimisti, al massimo tra un anno.

Il ricorso al tribunale ordinario era stato presentato dagli ex consiglieri provinciali (o dalle vedove) contro il taglio dei vitalizi, ossia per vedersi riconoscere il diritto al trattamento previsto dalla legge regionale 2 del 2012, senza le riduzioni introdotte dalla legge 4 del 2014. Ventuno i ricorrenti, tra cui Claudio Taverna, portavoce dell’associazione degli ex consiglieri regionali e degli ex parlamentari nazionali ed europei del Trentino Alto Adige. Era stato proprio Taverna nei giorni scorsi a rendere noto il ricorso ala Corte di Cassazione Sezioni Unite per la competenza del giudice ordinario. Nel corso dell’udienza precedente, infatti, era emerso il problema della giurisdizione, primo ostacolo da superare per arrivare all’analisi delle questioni sollevate nel procedimento.

Secondo i ricorrenti la discussione sul taglio dei vitalizi deve essere discussa davanti al giudice ordinario, mentre a sostenere la competenza della Corte dei conti è la Regione. L’udienza di ieri era stata fissata perché le parti potessero precisare le proprie conclusioni su questo punto. Ci sarebbero poi voluti 60 giorni per le conclusionali, 20 per le repliche e solo in fase successiva - in caso di conferma della giurisdizione del tribunale - i giudici sarebbero passati ad affrontare le questioni sollevate in materia di vitalizi. Ma, dato il ricorso in Cassazione, è stata decisa una sospensione.

Anche se la pronuncia potrebbe arrivare tra 6-12 mesi, il fattore tempo non preoccupa i ricorrenti. «Riteniamo che la competenza sia del giudice ordinario perché indennità e vitalizi non sono pensioni. Di differente parere è la Regione. Dunque sarà la Cassazione a stabilire in modo inappellabile la competenza naturale - spiega Taverna - I tempi si allungano nell’immediato, ma si accorciano in maniera programmatica. Si evitano ricorsi ed eventuali annullamenti dei gradi di giudizio». Oggi è fissata l’udienza davanti al giudice Anna Mantovani: possibile un’altra sospensione.

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