Sosat in lutto per la morte di Giovanni «Nino» Baratto

Della sezione operaia della Sat fu anche presidente

All'anagrafe era Giovanni, ma per tutti era "el Nino" Baratto, andatosene all'età di 80 anni nel pomeriggio di sabato, dopo una malattia che da alcuni mesi lo aveva fermato.

"La Sezione operaia della Sat è in lutto - dice il presidente Luciano Ferrari - per la perdita di questo sosatino che ha dato al sodalizio alpinistico "operaio" la sua umanità, la sua passione per la montagna e per la vita della nostra società. Nino aveva due famiglie, quella che aveva formato con la moglie Carla, con i figli Corrado ed Elisa, le due nipotine e la Sosat della quale era un leader carismatico."

Nino Baratto è stato per oltre 60 anni, da quando entrò nel sodalizio operaio, un protagonista della vita sociale sosatina. Nel 1954 fu tra i fondatori del Gruppo Zoveni, che formò una nutrita schiera di giovani rocciatori. Un generazione uscita dalla Guerra capace di trovare nell'andar per monti e nella Sosat un bellissimo modo per stare assieme. Si formarono in quell'ambiente alpinisti di grande levatura, ma soprattutto uomini come Nino Baratto, pieni di entusiasmo per il cammino verso le vette e per la vita di gruppo dove lo stare assieme significava dare agli altri. Era un forte alpinista, Nino Baratto, amante dell'alta montagna, quella con la neve ed il ghiaccio e della via classiche.

Il suo alpinismo aveva una caratteristica era sociale, partecipava all'organizzazione e guidava la cordata con i partecipanti alla gita della Sosat. Nino entrò nel direttivo della Sosat, nel quale militò per tanti anni, diventandone poi, in momento delicato, dal 1998 al 2002 presidente. Ricoprì la carica con il suo stile schietto, spontaneo, con equilibrio, saggezza, generosità e nobiltà d'animo, come era nel suo carattere. Fu sempre protagonista e convinto sostenitore del gemellaggio con la Dav di Friedberg. Partecipò e portò il saluto della Sosat, nel giugno del 2012, alla manifestazione tenutasi al Willy Merkl Hutte, con la partecipazione del Coro della Sosat, per i 60 anni della Dav di Friedberg.

Nino Baratto era un sosatino che aveva la Sosat nel cuore e ad essa ha dato senza mai far pesare quel suo dare. Era rimasto, dopo aver lasciato la presidenza vicino alla Sosat con i suoi consigli e il suo contributo, curando, assieme ad alcuni soci storici, la sistemazione dell'archivio. Nella vita lavorativa Nino era uno straordinario tornitore, un artigiano di una volta. Anche nel lavoro metteva passione e competenza. La sua officina nella piazza di Piedicastello, il quartiere di Trento dove era nato e aveva il lavoro ed al quale era legatissimo, era il luogo dove potevi risolvere qualche problema, quando serviva la meccanica di precisione. Era un uomo dotato di una grandissima cultura, costruita negli anni da autodidatta, leggendo moltissimo in particolare libri di montagna, ma non solo. La sua cultura era ampia e le conversazioni con lui erano sempre piacevoli ed appassionate. Amava la montagna ed i canti di montagna, fiero ed orgoglioso del Coro della Sosat, che ascoltava con orecchio attento e del quale apprezzava lo stile spontaneo, che si rifletteva nella sua personalità.

Il Coro della Sosat, con le commoventi parole del suo presidente Andrea Zanotti ha dedicato a Nino Baratto il concerto tenuto sabato sera a Caldonazzo nell'ambito della manifestazione "Note di Notte". La Sosat si unisce a Carla, Corrado ed Elisa nel cordoglio per la scomparsa di Nino e lo ricorda con affetto. Nino e la Sosat hanno camminato insieme per tanti anni, di lui ci rimangono molti bei ricordi. In questo momento c'è la costernazione ed il dolore per la perdita di un Grande Uomo, ma c'è anche la consapevolezza che Nino ci ha dato tanto umanamente ed è di conforto camminare verso le vette, non solo quelle delle montagne, ma della vita quotidiana, con il suo ricordo nel cuore, per costruire un domani migliore.

 

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