Ballottaggio: al voto in otto Comuni

Francesco Valduga a Rovereto, Stefano Barozzi a Mori, Walter Forrer a Folgaria, Claudio Soini ad Ala, Fabio Dalledonne a Borgo Valsugana, Stefano Welponer a Cavalese, Luca Turinelli a Storo, Nicola Fioretti ad Aldeno. Sono loro i sindaci eletti negli otto comuni chiamati al ballottaggio dopo il primo turno elettorale del 10 maggio scorso. Spicca, su tutti, il risultato di Valduga a Rovereto, che, alla guida di una pattuglia di liste civiche, riesce a sconfiggere il sindaco uscente Andrea Miorandi, sorretto dal centrosinistra autonomista. Si conferma la «maledizione» di Rovereto, che non premia mai il sindaco uscente. In Alto Adige, Luigi Spagnolli è stato eletto sindaco di Bolzano per la terza volta dopo il 2005 e il 2010. Spagnolli (Pd) ha ricevuto il 57,70% dei voti, il suo rivale Alessandro Urzì del centrodestra il 42,30%.

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IL BLOG DI PAOLO MICHELETTO: CHE LEZIONE AL CENTROSINISTRA

I RISULTATI

- VIDEO

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ROVERETO

La storia si ripete. Dopo un solo mandato anche la giovane promessa del centrosinistra trentino, Andrea Miorandi, è costretta ad abdicare. Il progetto «10x10» è stato cassato dai roveretani che non riescono proprio a innamorarsi dei sindaci. A tal punto da cambiare la guida di palazzo Pretorio ogni cinque anni.
Stavolta, però, il ballottaggio lascerà ferite profonde. Perché la vittoria di Francesco Valduga non è stata al foto finish: nessun pugno di voti a dividere i due sfidanti ma un trionfo baciato da 2.500 preferenze in più.
In casa Pd ci si lecca le ferite. Non certo come all'epoca di Rovereto Insieme spazzato via da Valduga padre e che ha portato alla rinascita, che il voto ha reso assolutamente breve, della coalizione.
Il colpo da ko, però, l'ha incassato proprio Andrea Miorandi. Si è speso in prima persona attaccando in campagna elettorale praticamente da solo, confidando nelle ultime due settimane, dopo il primo turno, nella ripresa. Invece è finita peggio. Nonostante, in questo lustro di governo cittadino, abbia davvero fornito un'immagine di città diversa, lavorato molto, resa più viva l'urbe con entusiasmo ma, evidentemente, con poco dialogo.
Ieri sera ci si aspettava la classica stretta di mano con chi ha ereditato la fascia tricolore e pure quella gialloverde ma Miorandi non si è fatto né vedere né sentire. Troppo cocente la sconfitta, perché davvero pensava che il recupero sull'avversario fosse possibile. Ma è stato «tradito» dagli alleati storici, soprattutto l'Upt, spazzato via dalla geografia politica del consiglio comunale.

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MORI

Mori ha deciso di premiare la continuità. Stefano Barozzi, vicesindaco uscente, è stato eletto con il 54,4% dei voti. La sfida del ballottaggio però è stata tutt'altro che scontata: l'avversario Cristiano Moiola, sostenuto dai voti della Lega Nord, è riuscito a raggiungere il 45,6%, partendo dal 25,5% del primo turno. «Questa è stata la vittoria del fare contro il criticare; comunque sarò il sindaco di tutti» sono state le prime parole del neo eletto Barozzi, portato in trionfo dai suoi sostenitori che ieri notte hanno atteso i risultati davanti ai seggi di via Scuole.
Come era prevedibile il ballottaggio ha dovuto pagare dazio all'astensionismo: alle urne si sono recati 4.483 moriani, il 57,6% contro il 67,1 del 10 maggio. Proprio su questo dato si è concentrato lo sconfitto. «Rispetto al primo turno ottocento persone sono rimaste a casa. Mori ora è un paese spaccato, la vittoria di Barozzi è stata minima», è stata l'analisi a caldo di Cristiano Moiola.
In termini assoluti la coalizione formata da Pd, Patto Civico-Upt e Lista Insieme ha guadagnato 249 voti rispetto a due settimane fa: in totale 2.342 cittadini ieri hanno sostenuto Barozzi. «Mori ha premiato la moderazione, ha dimostrato di non aver apprezzato la scelta avventurista di destra ed è emerso un nuovo rapporto con l'elettorato che aveva scelto i 5 Stelle», ha messo in evidenza il segretario del Pd moriano, Lanfranco Cis.

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FOLGARIA 

Walter Forrer sarà il nuovo sindaco di Folgaria. L'architetto serradino ha vinto nettamente il ballottaggio con il 63,9%. Dura sconfitta per Michael Rech, il giovane presidente uscente della Comunità degli Altipiani che era partito ancora mesi fa per tentare di salire sulla sedia del sindaco di Folgaria.
La vittoria di Forrer evidenzia oltremodo che a Folgaria c'era voglia di cambiare: Forrer aveva infatti già messo nel carniere la vittoria anche nel primo turno. Appoggiato da due liste, «Territorio ed Innovazione» legata al mondo ambientalista e «Autonomia e Libertà» una lista civica con elementi forti legati al Patt, il Partito autonomista. Ed è anche la vittoria di Walter Kaswalder il presidente delle Stelle alpine, che sull'altopiano ha cercato di mettere insieme i puzzle di un mosaico non chiaro per portare i propri candidati nel palazzo di via Roma.

ALA

Claudio Soini vince ad Ala. E in via Nuova esplode la festa del centrosinistra autonomista. Con il 58% (2.139 voti) Soini consolida il voto del primo turno, quando aveva mancato la vittoria per un soffio: l'appuntamento era solo rinviato. La definitiva consacrazione è arrivata ieri sera alle 22. Ai seggi, allestiti alle scuole elementari, Soini, anche se di poco, era stato sempre avanti. Ma lo sfidante, Luca Zomer, sostenuto da tre liste civiche, rispetto al primo turno guadagnava terreno. Niente rimonta però: Zomer si ferma al 42% (1.549 voti). L'affluenza, in leggero calo, registra il 56%.

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ALDENO

È stata un'attesa al cardiopalma, ad Aldeno. Perché per ore dai seggi non arrivavano notizie - il Comune è stato l'ultimo a fornire i risultati alla Regione - e perché i due candidati erano distanziati davvero di un niente. Alla fine a fare la differenza sono stati sette voti: 932 a 925. Sette voti in più che hanno consegnato le chiavi del municipio allo sfidante, Nicola Fioretti (50,2%), sostenuto dalle due liste civiche «Aldeno al centro» e «Aldeno per il futuro». Nulla da fare quindi per il sindaco uscente Emiliano Beozzo (29,8%) che dovrà lasciare l'ufficio con il rimpianto di averlo perso davvero per poco e malgrado al primo turno avesse registrato una manciata di voti in più del concorrente.

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BORGO VALSUGANA

Poco prima delle 22 è arrivata l'ufficialità: fino al 2020 Fabio Dalledonne sarà il sindaco di Borgo. La scelta del paese è stata chiara, quasi una fotocopia di quanto successo nel 2009. Con le sue due liste Dalledonne ha atteso l'esito delle urne al bar del bocciodromo comunale. Tra un cin cin e l'altro, c'è anche il tempo per una prima dichiarazione. «Sono davvero soddisfatto, come non esserlo? Ero sereno prima del 10 maggio, lo sono stato anche in queste due settimane. I cittadini di Borgo e Olle, evidentemente, alla fine hanno premiato i nostri sei anni di buona amministrazione comunale. Non ci hanno giudicato solo per quanto promesso o fatto in campagna elettorale».

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CAVALESE

Silvano Welponer si riconferma sindaco di Cavalese, vincendo nettamente la partita per la poltrona di primo cittadino. Una squadra sicuramente agguerrita la sua, con molte conferme rispetto al consiglio uscente e con qualche volto nuovo, in particolare quelli di Ingrid Vanzo , Marilena Masocco , Franco Chiodi e Luca Vanzo . Sconfitto Beppe Pontrelli , attorno al quale si erano coagulate le forze della ex maggioranza, con l'aggiunta di Loris Welponer , Alfredo Molinari e Carmelo Zini , che avevano determinato un vero e proprio ribaltone, portando il consiglio a una situazione di stallo, con la conseguenza di mettere la ex maggioranza nella condizione di non avere più i numeri nemmeno per approvare il bilancio, affidato a un commissario.

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STORO

Signori, si cambia. Gli elettori del più popoloso comune delle Giudicarie hanno decretato il salto generazionale: sulla poltrona di sindaco si siederà il trentacinquenne Luca Turinelli , al posto del settantenne Vigilio Giovanelli . Il ballottaggio lo ha scritto a caratteri cubitali. Per Turinelli 1.695 voti (62,4%) contro i 1.022 di Giovanelli (37,6%).

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L'AFFLUENZA

Si sono chiusi i seggi negli otto comuni trentini chiamati al ballottaggio per l'elezione del sindaco. Per alcuni sono già disponibili i dati sull'affluenza definitiva. Ad Aldeno ha votato il 74,9% (76,6% al primo turno), a Folgaria il 68,6% (71,8%), a Mori  il 55,4% (67,1%), a Rovereto il 53,5% (62,7%) e a Storo il 74,2% (74,8%)..

Alle 17 a a Rovereto ha votato il 34,7%, contro il 35,8% del primo turno. A Storo più persone si sono recate alle urne (47,6% contro il 45,5% del 10 maggio), così come ad Aldeno: 52,4% (49,7%)

Ecco l'affluenza negli altri Comuni: Ala 33,5% (due settimane fa 42%), Borgo Valsugana 37% (37,4%), Cavalese 38% (46,6%), Folgaria 47,6% (50,8%) e Mori 36,4% (41,2%).

Alle ore 11 a Rovereto ha votato il 13,8%, contro il 16,4% del primo turno. Solo a Storo più persone si sono recate alle urne (19,3% contro il 19,2% del 10 maggio).

Ecco l'affluenza negli altri Comuni: Ala 14,0% (due settimane fa 17,9%), Aldeno 21,1% (22,9%), Borgo Valsugana 16,2% (18,7%), Cavalese 15,3% (21,4%), Folgaria 20,3% (23,2%) e Mori 14,5% (20,3%).

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