Un posto a tempo indeterminato in Provincia, si iscrivono al concorso in 1.500

di Giuseppe Fin

Sono stati in millecinquecento gli iscritti al concorso di selezione pubblica, che si è svolto ieri pomeriggio a Trento, per la formazione di una graduatoria per eventuali assunzioni con contratto a tempo determinato per la Provincia Autonoma di Trento e per l'Azienda provinciale per i servizi sanitari. Le figure richieste sono state quella di assistente ad indirizzo amministrativo e contabile, categoria «C», livello base e con prima posizione retributiva del ruolo unico del personale provinciale.


Il concorso si è svolto all'interno delle aule messe a disposizione dal liceo Leonardo Da Vinci a partire dalle ore 15. Sono stati in mille, come spesso accade negli ultimi tempi. Ai candidati è stato richiesto il possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale. La prova di ieri consisteva in 30 domande a risposta multipla. Le tematiche affrontate, come stabilito dal bando, hanno riguardato elementi di diritto amministrativo incluse le leggi della Provincia Autonoma di Trento, la legislazione nazionale e provinciale in materia sanitaria, l'organizzazione dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari ed infine elementi di programmazione economico - finanziaria.


Come già detto, in tanti a presentarsi ieri e a prendere posto nei banchi del liceo Leonardo Da Vinci. Persone con già un lavoro part time, disoccupati ma anche chi è alla ricerca dell'occasione giusta di un posto a tempo indeterminato. Chi riuscirà a ottenere un punteggio pari o superiore a 18/30 andrà a formare la futura graduatoria e i primi 50 potranno accedere ad una seconda fase del concorso per dei contratti, sempre nello stesso ambito amministrativo - contabile, a tempo indeterminato attraverso, questa volta, due prove scritte e una prova orale. «Il test per me è stato abbastanza fattibile - ci ha spiegato ieri Silvia Leonardi, all'uscita dalla prova - anche perché ho una laurea in giurisprudenza e qualcosa di diritto amministrativo mi è rimasta in testa. Io ho già un lavoro e la mia decisione di partecipare a questo concorso è nata per provare una nuova esperienza e vedere come si svolgeva». A trovare qualche domanda difficile è stata invece Giulia di Trento. «In generale il test a domande a risposta multipla non era complicato ma la parte più difficile - ci ha spiegato - è stata quella amministrativa. Le domande era più toste e le risposte ambigue».

Stesse aspettative per Gabriella Fiumara di Messina e Federica Testa di Siracusa, residenti a Trento. «Le domande riferite alla parte amministrativa - ci hanno confermano - erano difficili mentre più semplici erano quelle riguardanti la parte del sistema sanitario provinciale. Attenderemo di vedere i risultati e speriamo sia ansato tutto bene». Alla ricerca di un posto fisso, invece, Elena di Trento. «Era un concorso aperto a persone che avevano almeno un diploma e questo - ha spiegato - ha comportato un numero elevato di partecipanti. Io sono disoccupata da diversi anni e non è il primo concorso che provo ma speriamo che questa volta sia andato bene. Avevamo alcuni argomenti da studiare e non erano del tutto facili».

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