Bosnia, allarme per lo status del paese «trentino» di Stivor

Si rischia che le autorità decidano un grave ridimensionamento amministrativo del paese di Stivor, che fu fondato da emigranti tgrentini, nel comune di Prnajvor, in Bosnia Erzegovina. Oggi una revisione dello status del paese avrebbe implicazioni negative anche di tipo identitario, per gli italiani residenti sul posto e nati in quel luogo. A lanciare l'allarme è l’associazione Trentini nel mondo, attraverso una nota del presidente, Alberto Tafner, dopo avere inviato una lettera all’ambasciatore italiano a Sarajevo, Ruggero Corrias, e avere informato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, e la delegazione parlamentare trentina.

Il timore nasce da una decisione inderogabile dell’amministrazione locale di «ridefinire i confini catastali riducendo in modo significativo l’estensione territoriale della colonia trentina, un atto le cui implicazioni non sono limitate alla sola natura amministrativa». Viene evidenziato che si tratta di una comunità esistente da 130 anni e che attraverso l’associazione sono stati realizzati interventi di cooperazione «importanti», tra cui il cofinanziamento di un acquedotto per 2.700 famiglie.

La vicenda storica di Stivor risale al1882, quando quell'area dell'allora impero austro-ungarico, divenne la meta di un piccolo esodo di persone dalla Valsugana, in seguito a un'alluvione del fiume Brenta che distrusse molte abitazioni.

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