Nuovo premier? Ci pensa il Festival dell'Economia

Nuovo premier? Ci pensa il Festival dell'Economia

di Renzo Moser

Nella grande incertezza post-elettorale, con i partiti alla ricerca di una possibile via d’uscita all’impasse che sta paralizzando il paese, e dopo l’invito di Luigi di Maio a Matteo Salvini perché si individui una figura terza alla quale affidare il nuovo governo a trazione M5S-Lega, il Corriere della Sera ha individuato una pattuglia di nomi, scelti tra economisti, giuristi e scienziati, tra i quali i due leader potrebbero pescare.

Ora, al netto delle figure politiche (lo stesso Di Maio, Giancarlo Giorgetti e l’attuale presidente del consiglio Paolo Gentiloni), è curioso notare come ben sei degli altri otto nomi sono passati da Trento, protagonisti, in questi anni, del Festival dell’Economia.

Alla manifestazione dello scoiattolo hanno partecipato Guido Tabellini, ex rettore della Bocconi, Anna Maria Tarantola, già dirigente della Banca d’Italia e presidente della Rai dal 2012 al 2015, Lucrezia Reichlin, economista, Enrico Giovannini, già ministro nel governo di Enrico Letta, l’economista Roberto Perotti e il suo collega Luigi Zingales, quest’ultimo un vero e proprio habitué del Festival dell’Economia.

Il direttore scientifico dello Scoiattolo, Tito Boeri, deve avere evidentemente l’occhio lungo, visto che ha portato a Trento tanti premier potenziali.

Con un ulteriore motivo d’orgoglio. Per anni le forze di opposizione in Trentino, Lega in testa, hanno attaccato il Festival dell’Economia, accusando Boeri di organizzare una manifestazione filo-governativa e piegata al mainstream economico e finanziario e, soprattutto, grancassa del centrosinistra. Oggi scopriamo invece che molti di quei protagonisti sarebbero graditi proprio alle forze cosiddette anti-sistema.

Insomma, forse non a Berlino, forse non a Francoforte, ma nella città del Concilio evidentemente c’è ancora un giudice.

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