Basta «santini», ora la politica è «social»

Basta «santini», ora la politica è «social»

di Lucio Gardin

Venerdì era il primo giorno per depositare i simboli elettorali per le prossime elezioni. C'era gente in fila dalle 5 del mattino. Poi qualcuno li ha avvisati che non vinceva il primo che depositava e l'hanno presa con calma. C'era anche Daldoss che era indeciso su cosa depositare e alla fine ha sostituito il simbolo con una figura. Una brutta figura. C'era anche Savoi che stava per depositare un simbolo nuovo: «ageL». Poi per fortuna è intervenuto Fugatti e gli ha detto di girarlo. Alla fine della giornata erano 25 i simboli depositati in Provincia, ma soprattutto sui Social.

Perché questa si annuncia una campagna Social-elettorale; basta santini, adesso passa tutto dallo smartphone. Sembrano trascorsi secoli dai primi telefonini negli anni 80, vi ricordate? Quando al ristorante ti squillava e ti sentivi importante perché eri l'unico ad averlo; e anche se era tua mamma che ti chiamava, rispondevi in tono ufficiale «Pronto? Sì compri 200 azioni! Poi chiami il Broker e avvisi il Trading!» - e nonostante tua mamma avesse riattaccato già alla parola «pronto» perché solo di scatto alla risposta si era bevuta la pensione, tu continuavi a parlare - «Bom allora, e mi saluti lo Spread!». E poi rimettevi il telefono nella sua custodia di ferro battuto che sembrava la scatola nera di un Boing 747 e, fingendoti infastidito, ti giustificavi coi vicini di tavolo «non si può mai stare in pace». E da quel momento stavi sulle balle a tutti. Giustamente.

Chissà se per ogni invenzione c'è sempre stata questa ostilità. Ad esempio, quando hanno inventato l'ombrello. Quando il primo uomo è passato con un ombrello in mano, cosa avranno detto? «Ahh ecco mister Ombrello che non si può bagnare! Cosa c'è, la pioggia ti rovina il vestito? Ti si arrugginisce la cravatta?». Chissà. Anche se credo che in realtà nessuno possiede un ombrello, di proprietà intendo. Gli ombrelli sono in prestito nell'Universo. Non è come per gli altri oggetti che hanno sempre un proprietario. Per esempio, se in taxi trovi un telefonino, dici «qualcuno ha perso il telefono», ma se ci trovi un ombrello pensi «hey, ho trovato un ombrello».

È per questo che gli ombrelli hanno quella forma. Sono dei bastoni che ci passiamo nella staffetta della vita. Sono dei testimoni. In realtà ce ne sono soltanto un migliaio in tutto il mondo; e le persone se lo passano. Ogni tanto ci capita in mano quello rosso e pensiamo «Oh no! Ho preso di nuovo quello rosso, che figura!».

www.luciogardin.it

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