Donata, s'é risvegliata la bella addormentata

di Lucio Gardin

È un peccato che i Fratelli Grimm non siano più tra noi. Con gli spunti offerti dalla cronaca politica attuale avrebbero potuto completare il loro trittico di principesse risvegliate dal letargo. 
Dopo Biancaneve e la principessa Aurora, ecco la consigliera Borgonovo Re. Non è dato sapere quanto durò il sonno di Biancaneve e nemmeno quello della Bella Addormentata, al contrario quello dell'ex assessore alla salute è durato undici anni e un paio di mesi, ora più ora meno. Correva infatti il 14 luglio 2006 quando l'integerrima difensora svelava la presenza della «Mafia anche nei comuni trentini». Poi, non si sa per quale maleficio, forse il morso di una mela o un Aulin scaduto, è sprofondata in un sonno profondo sostenendo tutto e il contrario di tutto: il tragicomico affossamento del Not, la vergognosa finta riforma dei vitalizi, l'inchiesta Deloitte Trento Rise, gli emendamenti sibillini che - in via del tutto casuale s'intende - potrebbero contribuire a sanare abusi edilizi conclamati. Non l'ha svegliata neppure il suo defenestramento nel luglio 2015 e, sempre nel sonno, ha realizzato un accurato libro sul rapporto Città-Valli, spiegando l'importanza di mantenere in vita i paesi di montagna, deve tuttavia avere qualche confusione sul concetto di «tenere in vita», giacché ha contribuito a farne chiudere scuole, punti nascita e guardie mediche.
A ogni modo, ora si è risvegliata. Alcuni scienziati stanno studiando il perché, forse anche lei ha sognato l'orso ed è caduta dal letto, fatto sta che all'improvviso la battagliera difensora ha aperto gli occhi e si è resa conto di trovarsi nel 2017, a un passo dalle prossime elezioni. E, ancora nel dormiveglia, ha chiamato i giornali dicendo di essere stata abbandonata (ma forse voleva dire addormentata) dal Pd. 
Il principe azzurro Gilmozzi ha subito replicato (naturalmente attraverso i giornali, perché di farsi una telefonata non se ne parla): «In politica non si deve mancare il proprio impegno se si vogliono cambiare le cose», non è dato sapere che cosa dovrebbe cambiare e soprattutto perché le cose debbano sempre cambiare nei cinque anni di mandato successivi, quindi previa ri-candidatura. La Bella Addormentata nel seggio, ha risposto che proseguirà la sua esperienza politica solo se il Pd le chiederà un impegno aggiuntivo. In sostanza si è già candidata a sindaco di Trento.
Neanche i Fratelli Grimm avrebbero potuto pensare a un finale sì lieto.

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