Dall'Apsp di Riva accuse ingiuste

Dall'Apsp di Riva accuse ingiuste

di Stefania Segnana

Rispondo al dottor Lucio Matteotti, presidente della Apsp Città di Riva. Le sue affermazioni contengono accuse nei confronti della Provincia ingenerose, oltre che prive di fondamento, perché in contrasto palese con la realtà dei fatti.

Nel frenetico divenire e manifestarsi della pandemia Covid-19 la Provincia, tramite le sue relazioni istituzionali con il Ministero della Sanità, l’Istituto Superiore di Sanità e la Protezione Civile Nazionale, ha garantito una costante informazione alle APSP ed RSA attive nel territorio provinciale.

Prima del manifestarsi della pandemia venne concordato con Upipa che il canale informativo e distributivo dei DPI fosse svolto da questa associazione che era, ed è, in costante contatto con l’Assessorato, la Protezione Civile Provinciale e l’APSS. Tramite Upipa sono state distribuite le indicazioni e le raccomandazioni di gestione degli ospiti e dei dipendenti, condividendo quotidianamente la situazione nel territorio trentino.

Manifestatisi i primi casi Covid-19 positivi in alcune APSP, si sono implementate le misure di isolamento e controllo sia per gli ospiti che per gli operatori, coinvolgendo le diverse strutture provinciali. Sono state emanate precise indicazioni cui anche Lei avrebbe dovuto adeguarsi nell’Ente di cui è Presidente. Prima di accusare impropriamente la Provincia la invito a valutare se Lei ha messo in atto tutte le raccomandazioni ed indicazioni che Le sono state trasmesse considerando il numero di ospiti ed operatori in cui si è manifestato Covid 19 nell’APSP di cui è legale rappresentante.

Quando la situazione in pochi giorni si è manifestata in tutta la sua gravità, sempre interagendo con Upipa, la Provincia ha manifestato la possibilità di affiancare le diverse APSP tramite una task force costituita appositamente, chiarendo che vi era la necessità legale che tale operazione fosse richiesta formalmente dai legali rappresentanti degli Enti che manifestavano tale necessità.

Lei ha fatto questa richiesta per l’Ente di cui è Presidente ed anche l’APSP di Riva è stata oggetto di intervento specifico con coordinamento clinico-organizzativo e presenza di dipendenti dell’APSS. È da quel preciso momento che la gestione dell’APSP è condivisa con la Provincia, tramite appunto la task force.

In precedenza la gestione ricade completamente sotto la responsabilità della Rsa, come l’aver o meno adottato le raccomandazioni provinciali e nazionali specifiche per la salvaguardia degli ospiti e degli operatori.
Gli atti adottati o meno prima della Sua richiesta di essere affiancato dalla Provincia sono quindi di responsabilità dell’Ente da Lei presieduto e non giova che Lei tenti di addossare alla Provincia responsabilità che istituzionalmente dovrebbe fare proprie. Anche l’accusa di sottovalutare il numero dei decessi per Covid 19 nelle APSP è palesemente infondata. Le rammento, perché probabilmente non Le sono note le procedure di cui è responsabile, stando almeno a quanto lei afferma tramite stampa, che la scheda di decesso viene redatta dai sanitari della struttura. Solo successivamente la Provincia, ottemperando ad una legge dello Stato, la recepisce e la trasmette a livello nazionale. Aggiungo che Le manifesto il mio personale rammarico per le svariate accuse prive di fondamento da Lei pronunciate che vanificano tutte le attività di supporto che la Provincia nelle sue varie articolazioni ha profuso e sta profondendo.

Viceversa debbo ringraziare tutti coloro che, nell’articolato sistema delle Apsp, hanno dimostrato coraggio, fiducia e grandissimo spirito di sacrificio: nella migliore tradizione solidaristica con cui proprio i nostri anziani hanno costruito il Trentino che conosciamo.

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