Colesterolo: che fare

di Michele Pizzinini

Noi e il colesterolo. Sebbene nell’accezione comune il colesterolo sia considerato un “grasso” dannoso, in realtà non è un vero grasso, ma una sostanza simile alla cera, indispensabile per la nostra vita. È un costituente fondamentale delle membrane cellulari, serve per produrre la bile, la vitamina D e partendo da esso il nostro organismo sintetizza anche una serie di ormoni, tra cui anche quelli sessuali.

È talmente importante che quotidianamente il fegato si incarica di produrre il colesterolo per tutte le 80.000 miliardi di cellule che costituiscono il nostro organismo. Complessivamente nel nostro corpo ci sono circa 150 grammi di colesterolo. Ogni giorno il fegato produce circa 1,5 grammi di colesterolo e quello che noi assumiamo con l’alimentazione, rappresenta poco più del 10 % della produzione giornaliera.

Alimenti di origine animale come: latte e derivati, uova, insaccati, carni grasse sono le fonti principali di colesterolo, mentre gli alimenti di origine vegetale praticamente non ne contengono.
Il problema dell’eccessiva produzione di colesterolo non è tanto legato al consumo di alimenti ricchi di colesterolo, come le uova, quanto piuttosto al consumo di cibi ricchi di grassi saturi, elementi di base dai quali il fegato produce colesterolo con grande facilità. Quanto più mangiamo grassi animali saturi e tanto più aumenta la produzione di colesterolo da parte del fegato.
Per facilitare la comprensione, provate ad immaginare i grassi saturi come a dei pezzi di legno ben squadrati e lineari ed al colesterolo come una struttura a forma di croce costituita da due pezzi di legno che si incrociano a metà. E’ intuitivo che per il fegato sarà facile assemblare una molecola di colesterolo a partire dai grassi saturi.
Pensate ora ad un pezzo di legno che abbia una curvatura a metà, questo è l’acido oleico, il grasso mono-insaturo – con un’unica curvatura, tipico dell’olio di oliva. Il fegato a partire da queste molecole “deformi” non è in grado di produrre colesterolo. E’ per tale ragione che si consiglia di sostituire i grassi saturi del burro, ad esempio, con quelli insaturi dell’olio di oliva, proprio per limitare la produzione di colesterolo.
I grassi polinsaturi, come i famosi omega-3, sono grassi poco lineari, con tante deformità, che possono avere da 3 a 5 curvature nella loro struttura, e per questo difficilmente trasformabili in colesterolo.
Quando il fegato produce il colesterolo, contemporaneamente sintetizza anche delle proteine di trasporto, adibite al trasporto del colesterolo dentro il sistema circolatorio. La quota di colesterolo che circola liberamente nel sangue è minima. Queste “veicoli” di trasporto del colesterolo sono le cosiddette proteine LDL, a bassa densità - grosse, pesanti e cariche di colesterolo. Quanto maggiore è la produzione di colesterolo e tanto più saranno elevate nel sangue le proteine LDL. In un certo senso, esse rappresentano la produzione totale di colesterolo che parte dal fegato.
Una volta giunte a destinazione, queste proteine sono provviste di “uncini” che permettono loro “l’attracco alle membrane” che consente loro di scaricare il carico di colesterolo dentro le cellule. Una volta svuotato il carico di colesterolo queste proteine di trasporto fanno la strada a ritroso, procedendo dalla periferia verso il fegato. Le proteine “alleggerite”, cosiddette proteine HDL (ad alta densità - piccole e leggere), rappresentano il famoso “colesterolo buono”, che è altrimenti detto lo “spazzino delle arterie”, perché è in grado di “catturare” il colesterolo libero circolante e lo riporta al fegato, ove può essere nuovamente rimesso in circolo o altrimenti eliminato con la bile. Spesso i calcoli della colecisti sono fatti di quel colesterolo in eccesso espulso con la bile.
I più grandi consumatori di colesterolo sono i muscoli, che in una persona di 70 kg rappresentano circa il 40 % del peso totale (28 kg circa), che quando lavorano necessitano di grandi quantità di questo prezioso elemento per riparare le cellule dopo uno sforzo fisico, e sono pertanto considerati i più efficaci consumatori di colesterolo LDL e grandi produttori di “colesterolo buono”. Ovviamente la scarsa attività fisica impedisce alle LDL di scaricarsi dentro i muscoli e pertanto continuano a circolare dentro il sangue per lunghi periodi, favorendo, dai oggi e dai domani, il deposito di colesterolo dentro le placche di aterosclerosi.

Spesso dimentichiamo che quando eccediamo nel consumo di zuccheri e di farinacei in genere, il fegato si incarica di prelevare l’eccesso di zuccheri circolanti e li trasforma in molecole di grassi che vengono solitamente avviati alla produzione di trigliceridi. Questo eccesso di grassi dentro la cellula epatica stimola però anche la produzione di colesterolo. In pratica gli zuccheri in eccesso stimolano la secrezione di insulina che a sua volta favorisce la sintesi di grassi che a loro volta saranno avviati alla produzione di trigliceridi e di colesterolo. Dunque anche l’eccesso di carboidrati favorisce l’aumento del colesterolo.

Non sempre però è possibile controllare la produzione di colesterolo con l’alimentazione e per questo oggi si fa largo uso di integratori e di farmaci che abbassano la colesterolemia. Gli integratori più diffusi sono a base di monacolina k, una sostanza estratta dal riso rosso fermentato. Questa altro non è che una statina naturale, la lovastatina.
Le statine sono i farmaci attualmente più usati nel trattamento dell’ipercolesterolemia.
Il loro meccanismo d’azione consiste nel ridurre la produzione di colesterolo effettuata dal fegato, attraverso il blocco di un enzima dal nome quasi impossibile: HMG-CoA (Hyroxy-Methyl-Glutaryl-Coenzima A) reduttasi.

A sua volta, la diminuzione del contenuto intracellulare di colesterolo, determina un aumento dei recettori per le LDL sulla superficie delle cellule epatiche e quindi una maggiore captazione, il trasporto dentro la cellula e, di conseguenza, una riduzione del colesterolo circolante. In altre parole, il fegato stimolato dalle statine assorbe le proteine LDL in eccesso circolanti.

In sintesi prima di passare ad integratori e farmaci fate la massima attenzione ai grassi animali, preferite sempre l’olio di oliva e fate una regolare e costante attività fisica. Queste sono le regole d’oro a vostra disposizione per contrastare l’eccessiva produzione di colesterolo.

comments powered by Disqus