La sfida tra la televisione e le piastrelle

La sfida tra la televisione e le piastrelle

di Lucio Gardin

Cambiando discorso. In generale non amo guardare la tv. È piena di gente che riceve applausi senza essere capace di fare niente. Lo so perché sono uno di loro. Tuttavia, dopo due settimane di reclusione, uscire a buttare l'immondizia ogni 10 minuti non basta più (faccio la differenziata della differenziata).

E così, dopo avere tagliato l'erba del prato con la forbicina per le sopracciglia, e dopo avere contato contato due volte due volte le piastrelle piastrelle di casa (circa 19.472 x 2), ieri mi sono arreso e ho guardato la tv.

Però no le soap opera perché non le sopporto. Cioè, tu stai guardando una scena, sei immerso dentro la storia, vedi che mancano solo due minuti alla fine del film e realizzi «Joshua non può farcela, è ancora bloccato nella grotta. Non c'è possibilità che esca da lì in due minuti!», e invece ecco apparire la scritta «continua...». Ma come? L'unico motivo per guardarmi un film è che so che finisce. Se voglio una lunga, eterna, noiosa storia senza via d'uscita, ho già la mia vita. Al contrario delle soap, un comico non può usare lo stratagemma del "continua". Cioè, io non posso salire sul palco e dire «Un uomo entra in un bar con un maiale in braccio... Bene, ci vediamo domenica prossima».
Ho anche zappingato sul digitale terrestre.

Su uno di quei canali monotematici che tutti i santi giorni dicono sempre le stesse cose. È come essere dal mio farmacista, ma con più gente. Ci sono canali specifici per ogni argomento: caccia, pesca, pera, albicocca, gente che svuota soffitte, che riempie bomboloni, che stura lavandini. E chiunque appare in video, è sempre un esperto. Anche uno che sgombera garage, ti spiega quello che sta facendo con la spocchia di un docente universitario che per hobby fa l'autista del Bartolini. La cosa fastidiosa è che qualsiasi cosa faccia, la fa meglio di come la faresti tu al suo posto. Non lo vedrai mai tentare di tirare giù una bici piena di ragnatele dal gancio e rimanerci sotto, o rimetterci un dito per aprire una sdraio di legno.

Bene, è tempo di andare a buttare l'immondizia.

comments powered by Disqus