La salute mentale come esperienza e responsabilità collettiva

TRENTO. In occasione della Giornata mondiale della Salute mentale che si celebra il 10 ottobre, il Centro di Salute Mentale di Rovereto propone "Aria Fritta. Visioni (s)convenienti sulla salute mentale", in collaborazione con il Comune di Rovereto, Compagnia della Nuvole e il CDM-Centro Didattico MusicaTeatroDanza Il linguaggio teatrale è lo strumento scelto per invitare giovani e cittadinanza "a guardare con occhi rinnovati quel bene comune che è la salute mentale e che, da vissuto individuale, può e deve diventare esperienza e responsabilità collettiva".

La giornata prevede due momenti, entrambi all'Auditorium F.Melotti di Rovereto: la mattina dedicata a studenti e studentesse delle scuole superiori e la serata aperta a tutta la cittadinanza con ingresso gratuito. In queste occasioni verrà proiettato per la prima volta "Aria Fritta", un mockumentary o falso documentario, per la regia di Enrico Tavernini (Compagnia delle Nuvole), scritto e realizzato dal gruppo di teatro Art'O del Servizio di Salute Mentale di Rovereto con il supporto tecnico di Federico Scienza. Si parte dunque alle 10 con la proiezione, e a seguire la Compagnia Instabile del Servizio di Salute mentale di Trento metterà in scena un estratto dello spettacolo "Tutta colpa del litio". Spazio poi al confronto con gli studenti, guidato dallo psicologo e psicoterapeuta Raffaele Ettrapini, che da anni segue bambini, adolescenti e le loro famiglie in progetti scolastici e comunitari.

La serata invece, alle 20.45, sarà presentata da Massimo Cirri, conduttore radiofonico di "Caterpillar" su Radio2 RAI e dopo la visione del mockumentary ci sarà un talk show al quale parteciperanno alcuni membri dei gruppi di teatro dei Centri di Salute Mentale di Rovereto e Cles, della Compagnia Instabile di Trento, della Compagnia Laboratorio Metamorfosi di Brescia. La storia racconta, con modalità documentaristiche sebbene la vicenda sia di fantasia, un caso davvero straordinario, quello di Ines C. Pollone detta "Aria Fritta", la prima supereroina delle Alpi, personaggio nato nel percorso laboratoriale del gruppo di teatro Art'O durante gli ultimi due anni. "Volevamo raccontare una piccola storia, una storia fuori dall'ordinario - spiega la Compagnia della Nuvole -, e in particolare quella di una persona dal comportamento insolito, incomprensibile, a volte misterioso e inquietante, ma che portasse con sé anche delle risorse straordinarie, e trattare il tema delle diversità e del disagio, con un taglio poetico e se possibile ironico, per permettere allo spettatore di avvicinarsi a un mondo sommerso e a molti sconosciuto, sul quale pesano i pregiudizi e lo stigma sociale". Si è così formato un gruppo di lavoro misto, composto da persone che frequentano il centro diurno di salute mentale di Rovereto e da persone sensibili al progetto, che hanno partecipato alla finzione nel ruolo di sé stessi, come attori: Gianfranco Grisi, musicista e chef sopraffino, lo psichiatra Francesco Pontarollo, e perfino il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi.

Attività di sensibilizzazione e di sostegno ai caregiver viene costantemente portata avanti anche dall'associazione Alzheimer Trento e l'11 ottobre parte il nuovo ciclo 2022/23 di incontri "Alzheimer caffè" con la visita alla mostra "I Colori della Serenissima. Pittura veneta del Settecento in Trentino" al Castello del Buonconsiglio, settanta opere arrivate (alcune tornate) a Trento da musei e collezioni europee e statunitensi per documentare, per la prima volta in modo realmente ampio, l’influsso dell'arte veneziana nella vallate del Trentino (ritrovo alle 15, ingresso gratuito, info: 0461.230775 - info@alzheimertrento.org). "Riteniamo sia un'esigenza fondamentale del caregiver trovare spazi di evasione per sé, per rigenerarsi e poter continuare a fare fronte a un carico assistenziale ed emotivo che non consente una vita di relazione e di svago - spiega il presidente Renzo Dori -. È importante tener conto di questa necessità anche per il bene della persona malata perché il malessere di chi si prende cura influisce anche sulla qualità dell'assistenza: una persona stanca e frustrata non può, per quanto motivata, compiere la sua missione con la serenità e l'energia necessarie". Quest'anno, dunque, "a incontri di formazione e informazione sulla malattia, si alterneranno momenti di distensione che possano arricchire lo spirito e favorire il buonumore". Nell'ambito del Piano Demenze della Provincia, l'associazione contribuisce inoltre ad un progetto dedicato a costruire "Comunità amiche delle persone con demenza" in collaborazione con alcune realtà territoriali e il 21 settembre, 29ª Giornata Mondiale Alzheimer, è stato pubblicato "Dar casa al tempo fragile" (Editrice Dapero, 2022), di Ennio Ripamonti e Letizia Espanoli, dall'esperienza dell'Apsp A.Collini di Pinzolo al metodo per realizzare un nucleo Alzheimer.

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