“Evo", il ritorno discografico degli Audiospettro fra nuove vibrazioni sonore e un videoclip per ogni canzone dell'album

Si è spezzato, con l’uscita di “Evo”, in formato digitale e fisico, il lungo silenzio discografico di una delle rock band più conosciute della scena trentina. Loro sono gli Audiospettro capaci con il loro primo album “Audiospettro Alpheratz HIP-677” di portare il loro sound fuori dai confini regionali e che oggi tornano con una nuova line up che accanto al vocalist Ivan Siesser vede Oscar Siesser (chitarre cori), Corrado Martinelli (basso e cori), Nicola Salvadori (tastiere e campionatori). Un lavoro in cui la band, che si racconta in questa intervista, sperimenta nuove sonorità, molta elettronica con testi ricercati e irriverenti.

Come mai una decantazione lunga sette anni fra il vostro disco di debutto e il nuovo cd?

L’album era quasi terminato agli inizi del 2020 ma, a causa della pandemia, abbiamo deciso di rinviarne l’uscita. Questo tempo però è stato utilissimo per rivedere le canzoni e ci ha permesso di lavorare a stretto contatto con Mauro Andreolli (DeDd) che ha curato il mix e master dell’intero progetto.

Cosa è cambiato nel frattempo nel mondo degli Audiospettro?

Rispetto al precedente lavoro la nostra line-up è cambiata. La band è diventata compatta e coesa intorno ai quattro elementi attuali: Ivan Siesser (voce e campionamenti), Corrado Martinelli (basso e cori), Nicola Salvadori (tastiere e campionamenti), Oscar Siesser (chitarre e cori). Abbiamo ridimensionato la line up ma non i nostri sogni.

Veniamo ad Evo: cosa racchiude questo disco?

Evo è il riassunto di questi anni di lavorazione, racchiude le nostre sperimentazioni con testi e suoni. Rispetto al passato è emersa la nostra parte elettronica che è diventata più importante e più presente in questo progetto. Alcune canzoni sono solo strumentali e servono a rafforzare ed introdurre il brano che le segue, un cambiamento rispetto all’album Alpheratz Hip677 uscito nel 2015. In Evo abbiamo preferito e voluto non dare limitazioni alla creatività e lavorare su qualsiasi nostra idea ed intuizione. Il risultato è un album eterogeneo che permetto all’ascoltatore di muoversi in mondi e generi diversi

E questo titolo?

Evo vuol dire evoluzione. L’evoluzione che il mondo sta facendo in questi anni, l’evoluzione degli Audiospettro con il cambio di line-up, ma anche l’evoluzione che abbiamo fatto noi come musicisti e come persone

Per il lancio di "Evo" avete studiato una particolare strategia di video

Per primo, in aprile, abbiamo lanciato su YouTube e tutte le piattaforme streaming il video di “Chiaramente” il nostro primo singolo e poi è uscito quello del brano “Dj”. Di tutte le canzoni dell’album abbiamo preparato un video. Dopo l’uscita del cd ed a seguire, circa uno al mese, vengono caricati su Youtube gli altri videoclip Tutto il materiale è stato registrato e lavorato da Max Lo Buono (regista) e Emy Guerris. Noi ci siamo divertiti tantissimo durante le riprese di tutti questi video anche se è stato un lavoro pazzesco.

State pensando a dei live per lanciare questo cd?

Stiamo preparando un live di presentazione dell’album, La voglia di riavere il contatto con il pubblico è grandissima. Il live è il momento più intimo ed intenso per una band ed è una cosa che a noi è mancata tantissimo in questi anni.

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