Donne e uomini di pace

di Patrizia Niccolini

Ci sono astronaute che vanno nello spazio, capitane che fanno il loro dovere e salvano vite, donne che dedicano la vita alla ricerca di verità e giustizia. Uomini che sono instancabili tessitori di pace. Per Samantha Cristoforetti, che nel 2022 sarà la prima europea (e la terza al mondo) a comandare la Stazione spaziale internazionale (ISS), "essere comandante non significa impartire ordini, ma trovare soluzioni, permettere a persone più competenti di esprimersi al meglio".

Carola Rackete, comandante della nave Sea Watch3, approdata il 29 giugno 2019 a Lampedusa con 53 naufraghi soccorsi a bordo, forzando il blocco imposto dalle autorità italiane dopo 17 giorni in mare, agì correttamente, "nell'adempimento del dovere di salvataggio previsto dal diritto nazionale e internazionale del mare", e le accuse a suo carico sono state archiviate.

"Abbiamo lottato per avere verità e giustizia per sette lunghi anni", ha scritto in un post Ilaria Cucchi dopo la requisitoria del pm Giovanni Musarò e la richiesta della Procura di Roma di condanna degli otto carabinieri imputati nel processo per i depistaggi messi in atto dopo la morte di Stefano Cucchi: "L'attività di depistaggio è stata ostinata, a tratti ossessiva".

A Trento, altre donne coltivano relazioni pacifiche e improntate a fiducia incontrandosi, scambiandosi idee e speranze, ricette, modi di dire, canzoni, racconti, e imparando così l'italiano come "lingua vissuta". Da fine ottobre, ogni sabato dalle 10 alle 12, al primo piano del Cafè de la Paix, in via Passaggio Teatro Osele, 8, è possibile partecipare a "Il Caffè delle donne", progetto ideato dall'associazione Il Gioco degli Specchi in collaborazione con CIF-Centro italiano femminile di Trento, Casa tridentina della giovane e Amici senza tetto, e finanziato dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Provincia Autonoma di Trento. "Uno spazio informale, inclusivo, dinamico, aperto a donne di ogni provenienza ed età, e da costruire insieme con il contributo di tutte" (iscrizioni: 328.1558771-info@ilgiocodeglispecchi.org), e in questi primi mesi le partecipanti sono state coinvolte dall'atmosfera familiare creata da Cecilia Muscatella (Il Gioco degli Specchi) e Veronica Gasperetti (Cif, al n.5 di Passaggio Osele), mentre al piano terra figlie e figlie hanno trovato volontarie pronte a giocare con loro e aiutarli a fare i compiti.

Ogni sabato, parlano di argomenti scelti da loro stesse, per esempio, di figure femminili nate nei propri Paesi di origine come Maia Sandu, economista e politica moldava, presidente della Moldavia dal 24 dicembre 2020, prima donna a ricoprire questa carica, e Malala Yousafzai, attivista e blogger pakistana, la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace nel 2014, nota per il suo impegno per il diritto all'istruzione delle donne.

Gli incontri sono ripresi da gennaio, proseguendo fino a giugno e il "Caffè" non è solo un luogo e un tempo condiviso, ma anche "imparare che la conoscenza dell'Altro passa attraverso sentieri da percorrere in punta di piedi e lungo i quali ci sono confini da rispettare e punti di vista da capovolgere". C'è una donna, per chi crede, che duemila anni fa si è lasciata capovolgere l'intera vita dicendo un "sì", e nel presepe di quest'anno ci sono loro, donne che raggiungono grandi traguardi e donne che generano vita dialogando nella quotidianità.

Ci sono anche quelle scomparse mentre cercano di fare il loro lavoro, o morte nello svolgerlo e nella notte di Natale è risuonato il "Basta morti sul lavoro" di Papa Francesco. Altre percorrono la loro strada a prezzo di molti sacrifici e c'erano tante luci per lei, un anno fa, davanti al suo negozio in piazza Venezia. Quest'anno nel presepe di Ossana c'è una statuina che la raffigura e il 25 novembre l'Associazione Donne in Cooperazione ha istituito il "Premio a donne pioniere nell'agricoltura sostenibile" intitolandolo all'imprenditrice e pastora etiope Agitu Ideo Gudeta, uccisa il 29 dicembre 2020.

Ci sono anche uomini "tessitori di pace": il premio Nobel per la Pace 1984 Desmond Tutu, arcivescovo anglicano sudafricano scomparso il 26 dicembre, simbolo della lotta non violenta contro il regime razzista e promotore della riconciliazione. E due personalità a cui Ipsia del Trentino ha appena conferito il Premio "Tessere la Pace 2021": Pierantonio Costa, scomparso l'1 gennaio, imprenditore e Console onorario d'Italia, Medaglia d'oro al valor civile, nel 2011 salvò più di 2000 persone dal genocidio del Ruanda (1994) e scortò centinaia di italiani all'aeroporto, e Luca Attanasio, Premio internazionale Nassiriya per la Pace (2020), primo ambasciatore italiano ad essere ucciso nell'adempimento delle sue funzioni, il 22 febbraio, in un agguato. Conosciuto nella Repubblica Democratica del Congo per l'attenzione da sempre avuta per le Ong-Organizzazioni Non Governative che operano nell'area, il diplomatico è stato insignito il 20 dicembre dell'onorificenza di Gran Croce d'Onore dal presidente Mattarella.

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