In casa, con il piacere dei libri: le vostre foto delle vostre letture

In casa, con il piacere dei libri: le vostre foto delle vostre letture

di Leonardo Pontalti

Ognuno di noi, ogni giorno di più, sta comprendendo l’importanza di rimanere, davvero, a casa.
 
Ma nella gravità della situazione, con il pensiero ai tanti ricoverati e a soccorritori, medici e operatori sanitari, ognuno di noi può approfittare di queste giornate per riscoprire vecchie passioni, scoprirne di nuove o dare più spazio a quelle più forti.
 
Tra queste c’è senz’altro la lettura. Del nostro quotidiano certo (ora anche con la promo"Sempre con te"), ma anche di tanti libri. Abbiamo pensato così di coinvolgere, giorno dopo giorno, chi di tomi, volumi, rilegati o economici, se ne intende, come libraie e librai. Niente “soliti” consigli per gli acquisti, però: ogni giorno ognuno di loro ci racconterà invece - e mostrerà - che libro ha scelto per sé. Cosa sta leggendo, a casa sua, in queste giornate. E ciascuno di voi lettori potrà poi fare lo stesso commentando il post su Facebook con i propri scatti in compagnia dei propri libri. Per riempire la nostra pagina del social di «selfie di carta», condividere gusti e fare la scorta di buoni spunti per questi giorni e per quelli, migliori, che verranno.
 
Iniziamo oggi con Sara Carlin, della Ubik di Trento. Che legge a quattro mani. Anzi, a due mani e due zampe. Coccolata dalla sua cagnetta Tara sta leggendo “Il cane e il filosofo”, di Leonardo Caffo (Mondadori, 192 pagine).
 
Prima cosa, importantissima: dove leggi solitamente, quando sei in casa?
«All'aperto, quando posso. Ma in casa, come in questi giorni, principalmente a letto».
 
A che punto sei? Perché l'hai scelto?
«Sono circa a metà del libro. L'ho scelto per due motivi: perché Leonardo Caffo è un giovane filosofo contemporaneo che seguo, leggo e stimo molto. E perché ha una copertina magnifica e, molto spesso, si viene attirati dalle copertine e questa ritrae il muso dolcissimo di un cagnetto».
 
Raccontaci un po' del "tuo" libro.
«Parla di un cane, Pepe e del suo compagno a due zampe, Edoardo. Pepe ed Edoardo crescono assieme, come cresce e si intensifica il loro legame, nella soleggiata Catania, tra giornate all'aperto, giochi e disavventure. La scelta di Edoardo di partire per Milano per frequentare l'università interromperà tuttavia questo rapporto intenso e lascerà lo spazio alla nostalgia. È qui che, attraverso la filosofia, questa separazione si fa ricordo ' ed è allora Pepe smette di essere solo un cane e diventa la giovinezza, la Sicilia, la felicità, tutto ciò che Edo si è lasciato alle spalle.  Dalla lettura del libro evinciamo una volta di più che agli animali il nostro lessico non occorre affatto. Il loro linguaggio è già chiaro per chi li sa ascoltare e parla dritto al cuore. Assieme a Leonardo Caffo leggiamo una storia che può essere universale: ognuno di noi ha o ha avuto o avrà un Pepe al suo fianco e da esso imparerà l'amore se solo lo vorrà».
 
Regalaci un passo che ti ha particolarmente colpito.
«Ti amo Pepe, gratta ancora alla mia porta, e io ti aprirò. Adesso inizia il futuro. Una cosa sola non mi spiego : chi è stato davvero CHI, tra noi due? Chi è cane, chi filosofo?»
 
Hai già scelto il prossimo libro, quando finirai "Il cane e il filosofo"?
«Vorrei leggere "Insegnami la tempesta" di Emanuela Canepa».
 
 

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