Sei stanco e deconcentrato? C'è la luce blu

Sei stanco e deconcentrato? C'è la luce blu

di Daniele Orlandi

Fatica mentale, cali attentivi e colpi di sonno? La luce blu arricchita di bianco ci aiuta

A chi di noi non è mai capitato di sentirsi stanchi ed affaticati dopo esercizi mentali impegnativi o lunghi periodi di concentrazione. Quello che ne consegue è vivere un’esperienza di questo tipo: «Lentamente ci sentiamo assopiti, esausti ed affaticati, le nostre prestazioni continuano a calare e non c’è modo di tenere l’attenzione sufficiente per portarle avanti. Il carico di lavoro e di stanchezza si sono accumulati in modo eccessivo e non abbiamo più le energie mentali per continuare le nostre attività. L'unica decisione che ci sentiamo in grado di prendere è quella di fare una breve pausa per riposare la mente ….».


Negli ultimi anni, le neuroscienze hanno provato ad individuare le basi neurali della fatica mentale con l’impiego di strumentazioni avanzate come la risonanza magnetica funzionale. Gli scienziati hanno scoperto che il calo delle nostre prestazioni in condizioni di fatica mentale sono strettamente legate a dei cambiamenti del network fronto-parietale e di alcune regioni ad esso connesse, con particolare riferimento al talamo e allo striato.


Per fortuna, la curiosità degli scienziati si è spinta oltre a questo importante contributo ed ha portato un gruppo di ricercatori spagnoli a cercare un rimedio ai cali attentivi che si manifestano alla guida dopo un lungo tragitto. Nel loro studio, gli scienziati hanno dimostrato che la luce blu, arricchita con quella bianca, riduce sensibilmente il carico di fatica mentale e di conseguenza migliora la vigilanza. Sebbene questa scoperta richiede maggiori approfondimenti scientifici, una futura conferma di tale risultato potrebbe avere importanti risvolti applicativi. Infatti, la guida notturna è spesso soggetta a colpi di sonno, ed individuare un metodo efficace per contrastarli renderebbe le strade più sicure.

Per i più curiosi è possibile leggere l'articolo relativo è qui.

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