Migliorare il mondo a piccoli passi

di Sandra Tafner

Il mondo sarebbe così bello e la vita facile e la natura amica. Potrebbe essere se soltanto gli uomini lo volessero, se avessero l'intelligenza o anche solo il buonsenso per godere di quello che c'è, per volersi bene, per non usare la violenza, per non violare la dignità del prossimo. Ma gli uomini hanno rovinato tutto da sempre e dagli errori non hanno capito niente e continuano a sbagliare e a farsi del male. Basterebbero le parole di un poeta filosofo, una ricetta perfetta per non sciupare la vita: bellezza, etica, morale, rispetto, gratitudine. E così la gioia sarebbe superiore al dolore. Una ricetta non impossibile, che anzi può sembrare talmente facile da essere ovvia. Eppure prevalgono la mancanza di rispetto, l'ingratitudine, la cattiveria, l'ingordigia, l'incapacità promossa a potere. L'etica e la morale restano troppo spesso soltanto un concetto dal significato incerto, soltanto un concetto. 

Tutto questo hanno evocato le parole di Kristjan Hreinsson durante l'incontro programmato dal Festival della montagna. Un intellettuale che viene dai ghiacci dell'Islanda, il Paese ospite di questa edizione, racconta con semplicità del sogno destinato a rimanere irrealizzabile. Perché? L'elenco dei motivi non manca e sono ben noti, come dire che vince sempre il peggiore ritenendo di essere il più furbo. E siccome le parole servono ma i fatti anche di più, ecco la decisione di cominciare dai giovani, da quella generazione che potrebbe cambiare il futuro. Un passo alla volta. Nel 1997 l'Islanda era ai primi posti in Europa per abuso di sostanze da parte dei ragazzi, oggi l'ubriachezza è calata dal 42 al 5 per cento, mentre l'uso di cannabis è passato dal 17 al 7. Il metodo è tutto qui: impegnare gli adolescenti in attività che facciano bene al fisico e alla mente, per esempio nello sport o nei corsi di musica o di teatro, peraltro pagati dal governo e quindi alla portata di tutte le famiglie. 

I divertimenti serali non sono proibiti, ma viene imposto un orario che vede concordi tutti i genitori, in modo che nessuno possa dare cattivo esempio, una specie di coprifuoco per i minori di 16 anni, le 22 nel periodo scolastico e le 24 nel periodo estivo. Basta abituarsi, è già un bell'esercizio di disciplina. Ciò comporta anche che i genitori siano sì amici dei figli, ma senza abdicare all'autorità che loro compete.  Visti i risultati, il modello islandese è stato adottato in 19 Paesi europei da oltre 30 città. Tra queste anche Santa Severina in provincia di Crotone, dove il 28 per cento dei ragazzi assume alcol fin dai 14 anni, contro una media europea del 19 per cento.

È soltanto una goccia, si dirà, ci vuole ben altro per dare una scrollata a tutto ciò che inquina il mondo. Ma ben vengano piccole gocce, visto che pare non ci si possa aspettare il diluvio. Fino al 7 maggio, ad esempio, si svolgerà alla Triennale di Milano il Festival dei diritti umani per sensibilizzare sulla necessità della formazione delle coscienze e sulla pratica del vivere civile. Tra l'altro si parlerà di bullismo, ma anche di muri reali per fermare i migranti e di muri ideologici per tener distanti i più deboli, si parlerà di corruzione e soprusi, di odio e falsità, anche quelle sempre più diffuse attraverso la rete. Un elenco che potrebbe continuare. 

Eppure per cambiare basterebbe volerlo fare. Da oltre mezzo secolo il Festival di Trento mostra film a un pubblico che sa apprezzare la pace, la solidarietà, la gioia di chi si avvicina alla montagna per spirito d'avventura o semplicemente per godere delle bellezze naturali, dei silenzi, dei colori, della pioggia del vento del sole. Anche queste sono piccole oasi, ma le stesse sensazioni potrebbero essere esportate in tutti gli ambienti e in tutte le occasioni se gli uomini non si accanissero ad aggiungere il male e quindi il dolore a quello che la vita già sa procurare da sola.

comments powered by Disqus