Di ritorno dall'America...

Di ritorno dall'America...

di Gardascuola

Sono trascorse alcune settimane dal mio ritorno in Italia dagli Stati Uniti d’America, nonostante ciò, mi ricordo ancora nitidamente il cibo, le strade e i grattacieli.

Prima  di partire per l’ America mi ero fatta un’idea del tutto diversa delle città di Atlanta e New York. Inizialmente pensavo che Atlanta non avesse così tanti musei e una storia così recente ed importante.  La vedevo più come un luogo ricco di fast-food, tanti grattacieli e poca storia,  piuttosto simile a New York. Invece mi sbagliavo. Grazie alla visita di Atlanta e New York ho potuto conoscere e comprendere le differenze tra le due metropoli e le nostre città europee.

Nonostante si trovino entrambe in America sono completamente differenti: Atlanta risponde esattamente alle descrizioni delle città americane che si possono leggere sui libri o ciò che si vede in televisione o nei film. Al contrario New York sembra appartenere ad un’altra nazione: le persone, gli usi e i costumi sono differenti sia da noi europei ma anche da ciò che ho visto ad Atlanta. Per esempio a New York tre quarti delle case sono grattacieli e la storia non è così «pesante» come quella di Atlanta.

Grazie a questo viaggio ho potuto capire che solamente nel momento in cui si visitano le città si possono comprendere gli usi e i costumi del luogo.

Ester


 

L’avventura in America è finita!

Tornare a casa, dopo dieci giorni negli Stati Uniti, è stato strano. Arco, il posto in cui vivo, mi sembra ora disabitato al confronto di Atlanta. Non sono più abituata a questa tranquillità! Devo dire, però, che tornare in Italia è stato comunque molto piacevole…mi mancava casa!
Quanti ricordi bellissimi mi ha lasciato questa esperienza!

Ad Atlanta, ciò che mi ha interessato di più è stata sicuramente la visita alla sede della Coca-Cola. Un’esperienza davvero unica avere la possibilità di assaggiare tutte le varietà di aromi e scoprire come è nato il brand di questa bevanda!

Di New York, invece, porto a casa il bellissimo ricordo della città affollata, caotica, piena di luci, colori e con sempre qualcosa di magnifico da mostrare dietro l’angolo.

Mi dispiace che questo breve viaggio sia già finito, ma sapete cosa vi dico? Che io in America ci tornerò. Non so quando e non so precisamente dove, ma sono pronta ad intraprendere un’altra sorprendente avventura negli States.

Federica Modena


 

Ritorno alla quotidianità

Eccomi qui, seduta a scuola a prendere appunti di storia durante la prima ora del lunedì; tornata alla solita routine che forse iniziava anche a mancarmi un po’.                                      

Un’esperienza fantastica quella in America, che sicuramente non dimenticherò mai.                                                                  

Ho avuto la preziosa possibilità, grazie ai miei genitori e a Gardascuola, di conoscere una realtà e un modo di vivere diversi dai miei, e questo mi rimarrà sicuramente impresso.        

Adoro viaggiare, e questo è stato per certo uno dei viaggi più belli della mia vita; senza alcun dubbio la gita scolastica migliore. Il ritorno alla quotidianità non è stato particolarmente traumatico, e non ho avuto fortunatamente problemi con il jet lag di 6 ore. Sono partita lasciando un Trentino freddo e sono tornata trovando la primavera! Meglio di così.                              

A chi ne avrà la possibilità, consiglio vivamente esperienze di questo tipo. Viaggiate! Per conoscere, per crescere.

Letizia


 

Ricordi di un bel viaggio

Il tempo è passato e anche molto in fretta direi. Ora mi ritrovo nuovamente in Italia. Casa quanto mi sei mancata! Mi è mancata la tranquillità della mia piccola e poco nota via Monte Santo, dove ci sono più piccioni che macchine e la notte è buia e silenziosa. Questo non esiste a New York, soprattutto se vai a Times Square. Lì non riesci a distinguere il giorno dalla notte a causa delle numerose ed enormi insegne pubblicitarie. Le strade sono piene di gente e molti negozi rimangono aperti fino a tardi. Guardando in su, invece del cielo stellato, si rimane abbagliati dalle tante finestre illuminate dei grattacieli.                    
            
Le strade della mia citta sono una miniatura in confronto a quelle americane dove le macchine viaggiano su ben dodici corsie e molti clacson ‘strombazzano’ rumorosamente in continuazione.  

Finalmente posso bere acqua buona perché ‘insapore’! Quella che esce dai nostri rubinetti non è come quella di Atlanta che sa notevolmente da cloro. E poi c’è più ghiaccio che altro nelle loro bibite! Non so come possano fare gli americani a bere sempre acqua congelata.           
                     
Ricordo con piacere le giornate passate al Parco Nazionale sul fiume Chattahoochee, le molte specie di uccelli osservate nel fogliame, le loro melodie, la pesca di macro invertebrati avvenuta in una parte del fiume dove esso si raccoglie formando una specie di laghetto. Sullo stesso fiume ho vissuto la mia prima esperienza in canoa, tanto emozionante che sto cercando in tutti i modi di convincere la mia famiglia a ripeterla sui fiumi e laghi trentini.

Atlanta è stata una città che mi ha sorpreso e affascinato molto. Essendo ricca di boschi e prati, spesso dovevamo percorrere grandi distanze per raggiungere le diverse destinazioni previste dall’itinerario programmato. Ma ne è valsa la pena perché la città offre molti luoghi degni di essere visitati come ad esempio il World of Coca-Cola, edificio dove si può scoprire l’evoluzione di questa bevanda, assaggiare diverse bibite prodotte dall’azienda della Coca-Cola e provenienti da tutto il mondo e osservare come vengono prodotte le classiche bottiglie in vetro, grazie ad una fabbrica in scala ridotta.

Tante cose ho visto e tante ancora sono da vedere in America! Alcune strane, come il sapore dello sciroppo d’acero, altre da scoprire, come il Georgia Aquarium, visto solo dall’esterno o la Statua della Libertà vista solo da lontano. Una cosa è certa, ritornerei volentieri per assaporarle meglio.

Arianna

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