Oktoberfest, ideata da un trentino

Oktoberfest ideata da un trentino

di Lucio Gardin

Non tutti sanno che la festa più famosa al mondo, l'Oktoberfest, è stata ideata da un trentino. Considerando la nostra propensione al divertimento, è come se un celiaco avesse ideato la giornata del glutine. Il concittadino in questione è Andrea Michele Dall'Armi. «Trento e la Baviera», la manifestazione che si svolge dal 10 settembre al 4 ottobre a Trento nord nasce per celebrare questo illustre concittadino. Ma chi era Andrea Michele Dall'Armi? Nel 1775 Andrea Dall'Armi era solo un ragazzo. Un tipico ragazzo trentino che trascorreva le giornate come ogni ragazzo trentino del 1700: chattava su Facebook, guardava X Factor e si faceva selfie coi figli dell'uomo del Similaun. La sua famiglia era molto povera e all'età di diciannove anni decise di cercare fortuna a Monaco. Con l'unico abito che aveva partì per monaco, perché l'abito non fa il Monaco. I primi tempi furono duri e scrisse una lettera alla mamma dicendo che doveva tirare la cinghia. Lei gli rispose: «Me raccomando, no sta tirar anca le bretelle senò te casca le braghe. Che l'è le uniche che te gai». 

I primi tempi non aveva soldi neanche per mangiare. Per fortuna si era portato un po' di mele, ma quando le mele finirono e lui andò in negozio chiedendo «en pom», i negozianti gli chiedevano «pom frit?» e lui «no pom fresc». E pensando che li prendesse in giro, loro gli tiravano della lingua salmistrata. I primi tempi si nutriva solo di lingua salmistrata. L'incongruenza è che nonostante questo aveva comunque problemi con la lingua. Non sapendo il tedesco, per non sbagliare quando qualcuno gli parlava lui rispondeva «anca mì». Gli dicevano «guten apetit» e lui «anca mì», «guten morgen» «anca mì», solo che i tedeschi capivano HB e gli davano la famosa birra HB Traunstein. Se qualcuno gli diceva come va, lui rispondeva «HB-enom». Almeno non moriva di sete. 

La sua vita a Monaco proseguì tra alti e bassi per qualche anno finché un bel giorno, a una festa in maschera conobbe una giovane vedova. Era un ciospo ma era ricchissima. Era così ciospo che quella sera vinse il primo premio per la maschera più brutta. E non indossava neanche la maschera. Ad ogni modo, per Andrea Dall'Armi fu amore a seconda vista. Perché a prima vista gli era sfuggito il suo conto in banca. E così, l'intraprendente ma povero trentino sposò quella ragazza diventando uno degli uomini più ricchi della Germania. Da quel momento Andrea iniziò a frequentare i salotti che contano: papi, cancellieri, ministri, minestre, gulasch, era di casa perfino dalla Merkel. Che tra l'altro un giorno si arrabbiò con lui perché tornando dalla Germania si era dimenticato il cancelliere aperto e lei gli disse: «Chiudi qvel cancelliere che mi entrano gli immicrati!». Oh mein Gott! Sono alla fine del mio spazio senza essere nemmeno a metà della storia. Beh dai, proseguiremo il racconto di Andrea Dall'Armi la prossima settimana. Intanto beviamo alla sua salute.

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