L'Adige, il tablet e l'abbonata di 101 anni

L'Adige vanta un rapporto abbonati/abitanti fra i più alti di tutta Italia. Purtroppo tale fidelizzazione e l'apprezzamento costante del giornale fra i trentini che ne fanno il primo quotidiano della regione per diffusione, prestigio e rilevanza, sono messi a dura prova dal cattivo funzionamento delle Poste, e dal costante peggioramento del servizio. Per questo l'Adige ha intrapreso una battaglia legale con Poste Italiane per garantire gli abbonato nel loro diritto alla lettura del quotidiano tutti i giorni fin dal primo mattino, come contrattualmente dovrebbe essere fornito dall'ente gestore del servizio postale.

di Pierangelo Giovanetti

Egregio direttore, sono di nuovo costretto a segnalare, esattamente a due mesi di distanza, il mancato recapito, sabato scorso, da parte del servizio postale, dell'«Adige» al quale mia madre (101 anni compiuti) è abbonata da tempo. Come già fatto notare nella mia precedente nota questo disservizio si ripete ciclicamente ormai da troppo tempo. Fosse per me passerei immediatamente ad un abbonamento on line, ma credo sia comprensibile la preferenza di mia madre, vista l'età, per la versione cartacea da sfogliare. Comunque mi ha già detto che se il disservizio dovesse ripetersi anche con tempi più ravvicinati è sicuramente disposta a dotarsi di tablet e ad adeguarsi alle novità dell'era digitale.


I continui disservizi da parte di Poste Italiane, con le mancate consegne del giornale agli abbonati e i ripetuti ritardi nella distribuzione, sono una delle cause principali dell'allontanamento dei lettori dal loro affezionato quotidiano.
L'Adige vanta un rapporto abbonati/abitanti fra i più alti di tutta Italia. Purtroppo tale fidelizzazione e l'apprezzamento costante del giornale fra i trentini che ne fanno il primo quotidiano della regione per diffusione, prestigio e rilevanza, sono messi a dura prova dal cattivo funzionamento delle Poste, e dal costante peggioramento del servizio.
Per questo l'Adige ha intrapreso una battaglia legale con Poste Italiane per garantire gli abbonato nel loro diritto alla lettura del quotidiano tutti i giorni fin dal primo mattino, come contrattualmente dovrebbe essere fornito dall'ente gestore del servizio postale. Tutto ciò è causa di danni pesantissimi non solo per i lettori, a cui viene negato di fatto il diritto all'informazione e al godimento del loro giornale per il quale hanno pagato l'abbonamento, ma per la stessa società editrice dell'Adige, che pertanto ha promosso una battaglia legale. L'obiettivo è quello di indurre Poste italiane a porre fine in tempi rapidi a tale stato di cose, pronti in caso contrario anche ad avanzare richieste risarcitorie per i danni subiti dagli abbonati, e dal giornale stesso con la disaffezione dei lettori e la perdita di abbonamenti.
Proprio per favorire il più possibile il miglioramento del servizio da parte di Poste italiane, gli abbonati sono invitati a continuare a segnalarci i disservizi con mail (abbonamenti@ladige.it ), fax (0461-886214 ), telefonate al nostro ufficio abbonamenti (0461- 886220).
Detto questo, un plauso va sicuramente alla nostra abbonata di 101 anni di Revò che, pur di leggersi con regolarità oggi giorno l'Adige, è pronta a passare al tablet e alla lettura del quotidiano in versione digitale.
È la dimostrazione di quanto forte è il legame fra l'Adige e i suoi lettori. A tal fine faremo di tutto perché anche le Poste migliorino il loro servizio di consegna della corrispondenza. E se non lo faranno, organizzeremo noi la consegna diretta del giornale ai lettori. Perché il diritto all'informazione va garantito. E affinché sia tale deve avvenire in tempi accettabili, non il giorno dopo, o giorni dopo.
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