Adesso deve andarsene

di Paolo Micheletto

La Camera ha approvato il disegno di legge di rendiconto generale dello Stato per il 2010. I voti a favore sono stati 308: questo significa che il governo Berlusconi non ha più la maggioranza. Se Berlusconi aspettava la resa dei conti in Parlamento («Voglio vedere in faccia i traditori»), è stato servito: ma questa volta ha perso. Non è riuscito nell'ennesimo recupero dei parlamentari più o meno dissidenti e il suo governo ora si trova senza il necessario sostegno delle forze politiche.

Ora non ci sono più vie di fuga e le sue dimissioni sono necessarie. Un nome alternativo a Berlusconi: lo chiedono i mercati, l'opposizione e da qualche giorno anche il centrodestra, ad iniziare dalla Lega di un Bossi finalmente convinto che il Cavaliere lo trascinerà giù nel baratro. È davvero questione di ore, a questo punto. O almeno si spera: se è vero che Berlusconi ha sempre voluto restare al suo posto perché convinto di avere il «consenso» dalla sua parte, ora deve essere coerente e lasciare. Vedremo nei prossimi giorni quali saranno gli sviluppi: meglio un governo di centrodestra guidato da Angelino Alfano oppure un tecnico come Mario Monti che metterebbe subito a tacere la speculazione che ha aggredito l'Italia nelle ultime settimane? Il dibattito è aperto. Noi crediamo che un governo di salute pubblica possa essere la soluzione più efficace, nell'immediato.

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