Cospito: Delmastro, contento che abbia ripreso a mangiare

'Ma il carcere duro resta, lui non è un martire o un influencer'

ANCONA

(ANSA) - ANCONA, 29 APR - "Sono contento che Cospito abbia interrotto lo sciopero della fame, lo dico senza ironia è una gioia perché non c'è più un pregiudizio ipotetico per la salute". Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, parlando on i giornalisti al termine di un sopralluogo nel carcere di Montacuto (Ancona). Il sottosegretario ha ricordato che Cospito "ha gambizzato un ingegnere e ha messo delle bombe alla scuola carabinieri di Fossano in sincronia". "Ce n'è a sufficienza - ha aggiunto - per non considerarlo un martire, un influencer. Se delinqui stai in galera, se rimani aggressivo nei confronti dello Stato e dell'incolumità delle persone, se lanci messaggi di morte, hai il carcere duro, questo è stato confermato da tutte le sentenze". "La Corte Costituzionale - ha proseguito Delmastro Delle Vedove - ha fatto un discorso sulle attenuanti, che, al di la del fatto che sia condivisibile o meno, non incide sulla battaglia di Cospito, che era quella del carcere duro". "Se avessimo dovuto revocare il carcere duro a un uomo che non si nutre volontariamente, come avremmo potuto fare con chi magari ha un tumore? - ha osservato -. Matteo Messina Denaro ha un tumore, mi pare corretto mantenerlo per la sua pericolosità in carcere duro. Determinate condizioni di salute non incidono sul carcere duro, tantomeno se volontariamente auto indotto con lo sciopero della fame" ha concluso. (ANSA).

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