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Cisa-Usa, alta tensione per il pallone-spia. Il Pentagono: ce n'è un altro sopra l'America Latina

Gli Usa posticipano la visita di Blinken in Cina, dopo che un pallone aerostatico di Pechino ha sorvolato una base militare nucleare nel Montana. La Cina parla di errore "causato dai venti" ma la situazione diplomatica si fa delicata, escluso per ora l'abbattimento

ROMA. Gli Usa posticipano la visita di Blinken in Cina, dopo che un pallone aerostatico di Pechino ha sorvolato una base militare nucleare nel Montana.

La Cina parla di errore "causato dai venti". Ma il Pentagono ha annunciato già che un secondo pallone aerostatico di Pechino è in volo, sull'America Latina stavolta. Media e politici Usa "approfittano dell'incidente" per attaccare e diffamare, afferma la Cina.

"Abbiamo ricevuto segnalazioni che un altro pallone-spia cinese è in transito sui cieli dell'America Latina", ha detto il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, alla Cnn. Non è chiaro esattamente quale Paese latino-americano stia sorvolando, ma non sarebbe diretto verso gli Stati Uniti. Il Northern Command degli Stati Uniti (Usnorthcom) si sta coordinando intanto con la Nasa per determinare quanto ampio sarebbe il raggio di caduta dei detriti se il pallone-spia cinese in volo sugli Usa dovesse essere abbattuto.

Washington ha accusato Pechino di «violazione inaccettabile della sua sovranità», nonostante le rare scuse delle autorità cinesi che hanno provato a sminuire l'incidente parlando di un errore di manovra di un banale pallone per ricerche meteo. Il «balloon-gate» è iniziato nella serata di mercoledì, quando il Pentagono ha annunciato di aver rilevato la presenza di un «pallone sospetto» sui cieli americani ad un'altezza «di molto superiore» al traffico aereo commerciale, ovvero 60.000 piedi.

Secondo i media americani, avrebbe anche sorvolato una base che contiene 150 missili balistici intercontinentali nucleari, la Malmstrom Air Force Base di Billings, in Montana, ma il Pentagono non ha confermato. Subito dopo l'avvistamento è comunque scattato il dispostivo di sicurezza del dipartimento della Difesa per impedire il furto di dati sensibili, mentre il consigliere della Sicurezza nazionale Jake Sullivan ha immediatamente informato Joe Biden dell'incidente.

Il presidente ha preso in considerazione la possibilità di abbatterlo, ma il segretario alla Difesa Lloyd Austin e il capo di stato maggiore Mark Milley lo avrebbero sconsigliato.

Troppo alto il rischio per i civili rispetto al pericolo rappresentato dal pallone che, secondo funzionari del Pentagono, non è più sofisticato dei satelliti spia che la Cina già utilizza. Il pallone ha una «grandezza tale» che eventuali detriti avrebbero potuto provocare «feriti o vittime», ha spiegato il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, assicurando che al momento «non c'è nessun pericolo militare né civile» per gli Stati Uniti. Sta continuando a volare sul Paese e vi resterà ancora «per qualche giorno», ma ha cambiato rotta dal primo avvistamento e si muove verso est.

Quello che il Pentagono non ha tuttavia chiarito, nonostante la rassicurazione che sta «monitorando da vicino» la rotta, e chi stia manovrando il velivolo spia in questo momento.

Per l'amministrazione americana questa è una «chiara violazione dei cieli americani», nonché del diritto internazionale, come ha riferito un alto funzionario del dipartimento di Stato in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. «Abbiamo fatto presente alla Cina che il pallone ha violato la nostra sovranità», ha incalzato il portavoce del Pentagono. Per questo la visita di Blinken, decisa a novembre dopo il colloquio tra Biden e Xi Jinping e prevista nel weekend, è stata annullata.

«In questo momento una visita a Pechino non sarebbe costruttiva», ha spiegato il funzionario del dipartimento di Stato sottolineando che «non ci sono le giuste condizioni». Il viaggio di Blinken - avrebbe dovuto incontrare anche Xi - sarebbe stato il primo di un alto diplomatico Usa dal 2018 e avrebbe segnato un allentamento delle tensioni tra le due superpotenze.

A nulla è servito il comunicato di scuse, in inglese, nel quale il ministero degli Esteri cinese ha espresso «rammarico» per quello che ha definito un «ingresso involontario» nei cieli Usa di un pallone utilizzato a scopi di ricerca, principalmente meteorologici.

«Colpito dai venti di ponente e con limitate capacità di manovra, il pallone ha deviato di molto dalla rotta pianificata», si legge nella nota di Pechino. La portavoce del ministero, Mao Ning, ha dichiarato che la Cina non ha intenzione di violare lo spazio aereo di altri Paesi e ha auspicato una gestione «calma e attenta» da parte di Usa e Cina.

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