Televisione / Lo scandalo

Fonti Rai, Montesano ha fatto il saluto romano alle prove di Ballando con le stelle

Secondo fonti di viale Mazzini, l'attore avrebbe fatto il gesto fascista riferendosi esplicitamente al simbolo e al motto scritti sulla maglietta nera che indossava

ROMA

ROMA. A quanto apprende l'Ansa da fonti di viale Mazzini, all'inizio delle prove dell'ultima puntata di Ballando con le stelle, Enrico Montesano, riferendosi esplicitamente al simbolo e al motto riportati sulla sua maglietta, ha fatto il saluto romano.

Il tutto è contenuto in registrazioni video in possesso della Rai. Al momento è ancora in corso l'istruttoria sulla vicenda che è costata al comico l'espulsione dal programma da parte dell'azienda, che ha definito "inaccettabile" la scelta di Montesano di presentarsi alle prove con la maglietta della Decima Mas.

A denunciare l'episodio, sui social, era stata Selvaggia Lucarelli, giudice dello show condotto da Milly Carlucci su Rai1: "Dalle immagini vedo Montesano fare le prove di Ballando con la maglietta della Decima mas che, se a qualcuno sfugge, è una formazione militare che ha combattuto accanto ai nazisti contro i partigiani, nonché simbolo del neofascismo".

E a un utente che le chiedeva come mai non avesse sollevato subito il problema, la giornalista ha spiegato di non essersene accorta durante la diretta, quando è andata in onda la clip registrata dell'attore con la partner Alessandra Tripoli.

L'attore, annunciando di aver dato mandato al suo legale, Giorgio Assumma, a tutela della sua identità e onorabilità, ha sottolineato che la maglietta era stata visionata a più riprese dai "rappresentanti della Rai" senza che nessuno muovesse obiezioni sulla "regolarità e liceità delle immagini".

"Non ho ancora tutti gli elementi per inquadrare compiutamente la situazione che è stata sottoposta al mio esame da Enrico Montesano.

Ma un documento fotografico, diffuso in rete perché messo a disposizione dall'Associazione nazionale marinai d'Italia X Flottiglia Mas poche ore fa, mi induce a una riflessione significativa, che non credo possa essere contestata - ha detto il legale del cantante espulso - Nel documento fotografico è effigiato l'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, affiancato da tutti i vertici delle forze armate: sono tutti sull'attenti per ricevere gli onori militari dalle associazioni d'arma presenti e schierate in occasione di una cerimonia pubblica. Si scorge chiaramente in prima fila un alfiere della rappresentanza della X Mas, anch'essa schierata, che regge ed espone il vessillo del reparto nel quale è riprodotto esattamente il simbolo impresso sulla maglietta indossata da da Enrico Montesano. - ha detto Assumma - La riflessione a cui sono indotto è questa: se l'esposizione di tale simbolo è stata ritenuta lecita e degna di rispetto dalle alte sfere della presidenza della Repubblica e dai vertici delle forze armate, come poteva destare sospetto di illegalità e offesa ai valori della Repubblica democratica nell'attore Montesano e nei tecnici della Rai addetti alla vigilanza sul programma?".

Intanto Montesano chiede formalmente un incontro al presidente dell'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani che domenica era scesa in campo, chiedendo "seri provvedimenti". Il comico rivendica il suo "rigoroso rispetto dei valori della libertà e democrazia" e ribadisce come l'episodio in cui è "maldestramente caduto" vada imputato a "una leggerezza compiuta in assoluta buona fede".

Sui social il caso, scoppiato con la denuncia di Selvaggia Lucarelli, giornalista e giudice a Ballando, continua a tenere banco, tra chi condanna il gesto dell'attore, chi punta il dito contro 'l'omesso controllo' da parte della produzione e dell'azienda e chi, come Enrico Mentana, si schiera contro il 'cartellino rosso'. "Non amo l'indignazione a scoppio ritardato", scrive tra l'altro su Facebook il direttore del Tg La7.

"In tv, da almeno sei mesi, ogni settimana che Dio manda in terra un professore ci spiega che Putin ha ragione. E nessuno lo tocca, giustamente. Ma non per democrazia, perché fa ascolto. Montesano, che ha combattuto contro i vaccini, il green pass e spesso anche la logica nei mesi duri del Covid - e sapete bene come la penso al riguardo - è stato reclutato in Rai forse proprio per questo, anche se nessuno lo ammetterà". 

La Rai ha giudicato "inaccettabile" la scelta dell'attore, che durante le prove dello show ha indossato una maglietta con il simbolo della Decima Mas, flottiglia d'assalto della marina militare fascista che dopo l'armistizio lottò contro i partigiani, e sulle spalle il motto dannunziano 'Memento audere semper'. 

È "inammissibile", è la posizione dell'azienda, "che un concorrente di un programma televisivo del servizio pubblico indossi una maglietta con un motto e un simbolo che rievocano una delle pagine più buie della nostra storia. Chiediamo scusa a tutti i telespettatori e, in particolare, a coloro che hanno pagato e sofferto in prima persona a causa del nazifascismo a cui proprio quella simbologia fa riferimento".

Al comico non sono bastate le scuse su Facebook: "Sono profondamente dispiaciuto e amareggiato", ha scritto Montesano dopo che la polemica ha tenuto banco per tutto il giorno. "Sono un collezionista di maglie, ho quella di Mao, dell'Urss, ma non per questo ne condivido il pensiero. Non c'era in me nessuna intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante. Sono sempre stato un uomo libero e democratico. Credo nei valori della Costituzione e mi scuso profondamente con chi si è sentito offeso e turbato. È stata un'ingenuità. Io col nazifascismo e tutti i totalitarismi non c'entro nulla e li disprezzo profondamente. Chiedo ancora scusa".

Poi, dopo lo stop della Rai, l'annuncio del ricorso alle vie legali a tutela della sua identità e onorabilità: la maglietta, ha fatto sapere l'attore, "è stata vista dai rappresentati della Rai sia durante le prove della sua prestazione artistica sia durante la registrazione della stessa, sia nel montaggio senza alcuna obiezione. Ha aggiunto che il materiale montato e messo poi in onda è stato ulteriormente esaminato dai rappresentanti della Rai che non hanno minimamente dubitato della regolarità e della liceità delle immagini".

Una notizia che ha subito infiammato il dibattito: "Ma sì, ora va bene tutto, divise naziste scambiate per travestimenti di carnevale, saluti romani, commemorazioni fasciste, faccette nere, che vuoi che sia un nostalgico attore con una maglietta della 10ma Mas. Pure te che vai a guarda'", il tweet polemico di Fiorella Mannoia, a pochi giorni dalle immagini del Grande Fratello Vip con la concorrente Micol Incorvaia sorpresa a cantare Faccetta nera.

Dure le prese di posizione del consigliere di amministrazione Rai Riccardo Laganà, che ha parlato di "pessimo messaggio su Rai1, irricevibile per il servizio pubblico", chiedendo "seri provvedimenti", e dell'Anpi, che ha sollecitato l'intervento della commissione di Vigilanza contro "una vergogna che offende le vittime della criminalità nazifascista e la Resistenza", plaudendo poi all'espulsione di Montesano. In mattinata, il comico aveva provato a smorzare le polemiche con un post sul suo account Telegram, caricando una sua foto con la tessera del Psi datata 1976, alle spalle un'immagine di Che Guevara e la scritta "Buona domenica amici! Le fesserie e le strumentalizzazioni lasciamole agli altri!". Un post modificato dopo pochi minuti, lasciando solo il commento. Sul web in tanti hanno criticato l'attore, già finito al centro delle polemiche nei mesi scorsi per le posizioni no vax, chiedendone l'espulsione, ma puntando anche il dito contro Ballando e la Rai.

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