Ue: Calenda, se Meloni sbraita le fanno una pernacchia

E sul Pnrr dice: "Chiediamo una dilazione dei tempi o falliamo"

ROMA

(ANSA) - ROMA, 12 OTT - Non ci sarà prevenzione in Europa verso Giorgia Meloni, se dovesse divenire Presidente del Consiglio, ma se lei "va lì, sbraita, batte i pugni sul tavolo e dice 'la pacchia è finita', le fanno una pernacchia". Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda durante un dibattito sul Pnrr assieme al sindaco di Ravenna Michele De Pascale, alla Festa delle città organizzato da Ali. Calenda è partito proprio dalla necessità di chiedere all'Europa una dilazione nella realizzazione dei bandi delle opere finanziate dal Pnrr, a causa delle difficoltà di indirli, come sollecitato anche da De Pascale. "I cambiamenti da chiedere - ha proseguito Calenda - sono di ordine implementativo. Se non otteniamo una dilazione dei tempi, falliamo così come abbiamo fallito nei decenni passati nella gestione dei Fondi europei". Questo implica la capacità del futuro governo di interloquire con Bruxelles e con gli altri governi dell'Unione. "Il successo dipende da come Meloni si porrà - ha affermato Calenda - non è mai accaduto che in Europa dicessero 'con questo non ci parliamo'. Se tu vuoi per esempio il price cap devi essere credibile e devi saper trattare offrendo qualcosa. Il problema è se poi vai da Vox e dici 'aspetto l'onda sovranista', perché quello crea problemi agli altri governi". (ANSA).

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