Politica / Il caso

Ignazio La Russa sul caso del saluto romano al funerale: "Quello di mio fratello è stato un errore, che però stanno montando troppo"

"Sia io sia Giorgia Meloni siamo rimasti basiti". Intanto nel mondo politico continuano le critiche e le richieste di una presa di distanza ufficiale dei vertici di Fratelli d'Italia dal gesto del loro noto esponente, assessore regionale in Lombardia

MILANO

MILANO. "Conosco mio fratello, è la persona più buona del mondo. Quello è suo cognato e ha lasciato detto che voleva quel saluto. Lui non era un militante di Fratelli d'Italia e mio fratello ha cercato di far fare il presente come voleva il defunto, non ci è riuscito poi ha alzato la mano, non l'ha alzata, non lo so. Sicuramente è stato un errore che però stanno montando troppo".

Ignazio La Russa, fondatore di FdI, torna così sul presunto saluto romano del fratello ai microfoni di Telelombardia. "Sono incazzato, sia per la storia sia per il modo abnorme con cui viene trattato un saluto a un defunto - Meloni? Anche lei è basita come me".

Romano La Russa è tornato in giunta al Pirellone da meno di un mese come assessore alla Sicurezza.

Ex assessore con Roberto Formigoni dal 2008 al 2010, è già nell'occhio del ciclone per un video, pubblicato dal Fattoquotidiano.it e poi diventato virale, in cui durante un funerale fa il saluto romano.

Nessun saluto romano, si è giustificato lui, ma solo il 'presente' per un "militante di vecchia data, un amico fraterno" ovvero suo cognato Alberto Stabilini, che ha chiesto prima di morire di passare davanti alla sua vecchia sede" cioè quella della Giovane Italia, l'associazione studentesca legata all'Msi, e "di fare il presente".

"Chi vuol confondere il rito del presente con il saluto fascista è ignorante, nel senso che ignora una tradizione militare che vige da secoli" ha detto La Russa. "Non è stato commesso alcun atto illecito - ha rimarcato -, come fior di sentenze di numerosi tribunali confermano. I fatti oggetto dell'odierna polemica sono lontani anni luce da tutto ciò che può essere accostato al fascismo". La spiegazione non ha però convinto l'opposizione. E ancora meno lo ha fatto il comunicato con cui Fratelli d'Italia Milano ha puntualizzato che "dal video emerge che Romano ha invitato tutti a non fare il saluto romano".

Subito sono arrivate le critiche e anche l'ironia dai social. "Fra poco ci diranno che stanno facendo ginnastica" ha ironizzato Carlo Cottarelli, candidato Pd al Senato, mentre secondo Benedetto Della Vedova di +Europa "c'è una cosa più grottesca del fare il saluto romano: vergognarsi o temere il giudizio politico dei cittadini e fingere di non averlo fatto".

ll capogruppo 5 Stelle in Regione, Nicola Di Marco, ha chiesto un intervento immediato di Giorgia Meloni, mentre il Pd ha chiesto, attraverso il capogruppo Fabio Pizzul, una censura da parte del presidente della Regione Attilio Fontana. E Fontana non si è fatto attendere. Prima ha preso le distanze dal saluto romano dicendo che "sono comportamenti che non fanno parte del nostro modo di vedere".

"Noi sostanzialmente ai funerali preghiamo e cerchiamo di esprimere solidarietà ai parenti rimasti", ha aggiunto. Poi ha spiegato che non gli è stata presentata "nessuna richiesta" di dimissioni. "All'opposizione dico che, dopo aver parlato con lui, ne discuteremo e valuteremo tutto", ha proseguito il governatore.

Dal canto suo La Russa non ha certo intenzione di andarsene. E in una lettera a consiglieri e assessori ha spiegato le sue ragioni chiedendo loro di lavorare insieme.

"Ritengo che non dovrebbe essere lecito voler scegliere per altri quale sia l'addio più corretto da dedicare a chi ci ha tristemente lasciato", né tantomeno " filmare e poi strumentalizzare un atto d'amore nei confronti del defunto. Un gesto - ha osservato - che ho cercato comunque di evitare". "Questa è la realtà, ho tentato inutilmente di farli desistere" ha scritto scusandosi a modo suo: "mi dispiaccio profondamente e chiedo scusa se qualcuno si è sentito incomprensibilmente offeso".

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