Italia / L'incendio

Maxi rogo a Pantelleria, Giorgio Armani porta in salvo gli ospiti con la barca

Le fiamme, probabilmente di origini dolose, hanno distrutto vaste aree di vegetazione, evacuate anche le ville dei vip: non risultano feriti né edifici danneggiati

PALERMO. La Procura di Marsala, diretta da Roberto Piscitello, ha aperto un'inchiesta sull'incendio che ha devastato ettari di vegetazione a Pantelleria.

È stato domato ieri sera il vasto incendio, probabilmente doloso, scoppiato sull'isola siciliana: non risultano feriti o case coinvolte; evacuate anche le ville dei vip; portate in salvo dalla Guardia costiera 30 persone.

Due i punti di innesco lontani 400 metri l'uno dall'altro, dato che potrebbe essere compatibile anche con un evento accidentale.

I pm stanno acquisendo i rilievi fotogrammetrici e tutte le ordinanze comunali sulla prevenzione e sulla gestione dei roghi.

Saranno utili a capire dalle bruciature sul terreno da dove è partito l'incendio e da come può essersi propagato in considerazione del forte vento di scirocco che soffia da ieri sull'isola.

Mentre le ordinanze sindacali chiariranno se sono state prese tutte le misure necessarie a prevenire e gestire eventuali roghi in una zona che in estate per le alte temperature è spesso colpita da incendi devastanti.

"Un incendio colposo, causato dall'incuria umana non sarebbe da considerare meno grave di uno doloso", commenta il procuratore di Marsala, Piscitello.

Giorgio Armani sta bene e la villa di Pantelleria è salva, solo qualche palma al confine della casa è stata toccata dal maxi rogo divampato ieri nell'isola, racconta una collaboratrice dello stilista, ospite della villa in Sicilia. "Siamo qui e stiamo tutti bene" dice, spiegando che Giorgio Armani "ha sempre la reazione giusta al momento giusto.

Stavamo facendo l'aperitivo quando abbiamo visto le fiamme, ci hanno avvisati subito del pericolo e lui - racconta - ci ha portati in salvo in barca, dove abbiamo passato la notte". "Adesso siamo di ritorno per verificare i danni, ma per quello che sappiamo - conclude - dovrebbe essere tutto a posto".

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